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Melanoma: effettuata l’analisi statistica della crescita tumorale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.03.2013

Attraverso lo studio delle colonie tumorali i ricercatori del CNR e della Cornell University hanno effettuato l’analisi statistica della loro crescita. La ricerca è stata pubblicata  sul Journal of Statistical Mechanics. La scoperta potrebbe essere utile per la cura del melanoma attraverso lo studio del comportamento delle cellule più aggressive. 

I melanociti sono delle cellule che sono presenti nei tessuti cutanei: la ricerca si è basata sull’estrazione di informazioni dalla crescita di colonie di cellule tumorali in vitro. Il nuovo metodo è emerso grazie alla collaborazione fra un team di fisici teorici computazionali e di biologi cellulari molecolari, per comprendere in maniera quantitativa la progressione tumorale.

CancroLa ricerca è stata condotta dall’Istituto per l’energetica e le interfasi del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieni-Cnr) di Milano, con la collaborazione dei Dipartimenti di bioscienze e di fisica dell’Università degli studi di Milano e del Dipartimento di fisica della Cornell University (Usa).

“Un metodo di analisi classico per la crescita cellulare (il cristal violetto) si basa sulla stima del numero di colonie generate da singole cellule dopo un tempo stabilito”, spiega Stefano Zapperi, ricercatore Ieni-Cnr. “Le colonie, però, non sono sempre tutte uguali a causa dell’eterogeneità tipica delle popolazioni cellulari. Da qui l’idea di sviluppare un metodo di analisi statistica quantitativa in grado di estrarre, dalle immagini sperimentali, la distribuzione delle dimensioni e della forma delle colonie cellulari. La forma delle colonie in genere non è studiata, benché permetta di ottenere informazioni interessanti sulla dipendenza della crescita cellulare dalla posizione delle cellule all’interno della colonia”.  

La combinazione tra il metodo automatico di analisi e la formulazione di modelli statistici  di evoluzione “permette di identificare la presenza di sotto-popolazioni cellulari aggressive all’interno di un tumore”, aggiunge ancora il ricercatore. “Inoltre questa tecnica potrebbe essere utilizzata  per studiare l’evoluzione delle cellule staminali. L’approccio multidisciplinare può aprire nuove prospettive  per lo sviluppo di tecniche di analisi quantitativa in campo biomedico”. 

Il melanoma è un tumore estremamente aggressivo e resistente ai chemioterapici la cui incidenza, benché relativamente bassa, è in continua crescita (14 casi ogni 100.000 abitanti, secondo il ministero della Salute). La presenza in questo tumore di sotto-popolazioni aggressive, note come cellule staminali tumorali, è stata dimostrata recentemente, rendendo questo  metodo di particolare interesse.

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