Un grande numero di alberi sta morendo nella regione del Sahel in Africa e un nuovo studio sostiene che sta succedendo a causa dei cambiamenti climatici dovuti all’antropizzazione.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Arid Environments.
Lo scienziato Patrick Gonzalez ha condotto la ricerca su sei paesi.
“Abbiamo condotto la nostra ricerca nel Sahel, una regione arida ai confini del Sahara dove la gente dipende dagli alberi per la sopravvivenza. E il Sahel ha sperimentato la siccità più grave nel mondo moderno” ha detto Gonzalez.
La ricerca mostra che nel corso del 20 ° secolo le precipitazioni nel Sahel sono scese tra il 20 e il 30 per cento.
“Un albero su sei è morto nella seconda metà del 20° secolo e una su cinque specie di alberi sono scomparse a livello locale. Inoltre assieme a questi cambiamenti la vegetazione si è spostata verso sud”.
Le possibili cause dei cambiamenti nella vegetazione comprendono un calo delle precipitazioni, un aumento della popolazione umana e la diminuzione della fertilità del suolo.
“Il nostro confronto statistico ha dimostrato che il clima ha superato gli altri fattori. Quindi, il cambiamento climatico è stata la causa principale della perdita degli alberi. Più vicino al Sahara troverete alberi di acacia. E poi come ci si sposta più a sud verso l’Equatore, avrete specie che che producono frutti e specie che richiedono più precipitazioni e condizioni umide” ha detto.
Lo studio individua come causa del cambiamento climatico nel Sahel l’aumento dei veicoli a motore e le emissioni delle centrali elettriche e altre attività umane che sono incrementate nel corso degli anni.
Gonzalez ha descritto le condizioni in prossimità del Sahara a lungo termine e il degrado del territorio.
“Stiamo facendo luce su una nuova forma di desertificazione. La desertificazione è causata dal degrado del territorio. Non stiamo indicando uno spostamento delle sabbie del Sahara, ma un degrado molto a sud del Sahara all’interno del Sahel all’interno del Sudan, in Guinea.” ha detto.
Le popolazioni locali nella regione hanno radici risalenti a più di mille anni e non possono essere trasferite. I popoli indigeni si stanno adattando ai cambiamenti climatici, ad esempio, curando e potando gli alberi giovani fino a quando non sono maturi. Tale pratica può aiutare a raddoppiare la densità degli alberi.
Tuttavia, ha detto Gonzalez, le popolazioni locali non possono affrontare i cambiamenti climatici da sole. La comunità internazionale deve agire.
“Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha dimostrato che noi, negli Stati Uniti e nelle altre nazioni industrializzate possiamo utilizzare tecnologie e pratiche per evitare impatti più drastici in tutto il mondo, riducendo le nostre emissioni di gas serra” ha concluso Gonzalez.