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Caldo di giugno record, siccità e incendi danneggiano la produzione agricola

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.07.2012

Mietitura del grano in Uzbekistan - fonte VOAIl terzo peggior mese di giugno in due secoli. In Italia il mese di giugno 2012 è stato uno dei più caldi e secchi di tutti i tempi, a rilevarlo è il Cnr, mentre la Coldiretti annuncia che i danni all’agricoltura sono ingenti.

Il Cnr ha fatto sapere ai primi di luglio quello che la diffusa percezione aveva suggerito, e cioè che l’intensità e persistenza delle ondate di calore sono state fuori dalla norma.

La banca dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-Cnr) ha detto infatti che il giugno 2012 si posiziona come il terzo più caldo degli ultimi due secoli, facendo registrare un’anomalia di +2.57°C rispetto alla media di riferimento (assunta convenzionalmente nel periodo 1971-2000).

Più caldi del mese appena trascorso sono stati soltanto il 2003, il più caldo di sempre con un’anomalia di +4,80 °C, e il lontano 1822 con +3,09.

Oltre che molto caldo, il giugno 2012 è risultato anche piuttosto secco, chiudendo al quarto posto tra i mesi di giugno degli ultimi due secoli, con un deficit di piovosità di oltre il 70% rispetto alla media del periodo. Più asciutti, sono stati solo quelli del 1945, del 1879 e del 1928, con anomalie negative rispettivamente di -76%, -77% e -78%.

Ma il problema non è solo dell’Italia, visto che in tutto il mondo si lamentano scarsi raccolti, incendi e prezzi alle stelle dei generi alimentari. In Italia sono anche raddoppiati gli incendi boschivi.

La temperatura media globale su tutto il pianeta nel mese di giugno è stata la più elevata mai registrata con un valore di ben 1,07 gradi celsius superiore alla media, secondo i dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che conferma i cambiamenti climatici in atto.

Gli effetti del clima torrido hanno falcidiato i raccolti mondiali, con caldo e siccità che, oltre ad aver colpito l’Europa, ha danneggiato anche i raccolti della cosiddetta “Corn Belt”, la cintura del grano nel Midwest degli Stati Uniti, il granaio del mondo. Inoltre un taglio alle produzioni è previsto anche in Russia ed in Ucraina.

Il risultato secondo la Coldiretti è una revisione al ribasso di tutte le stime produttive mondiali con un raccolto complessivo di cereali stimato nel 2012 a 2370,17 milioni di tonnellate e quello di grano a 672,06 milioni di tonnellate, secondo il dipartimento dell’agricoltura statunitense (Usda). Si tratta – spiega la Coldiretti – di valori inferiori ai consumi previsti con la conseguente esigenza di ridurre gli stock immagazzinati.

Una necessità che ha provocato un balzo nelle quotazioni mondiali delle materie prime agricole che fanno segnare quotazioni da record storico con aumenti che – rileva la Coldiretti – arrivano negli ultimi 30 giorni ad oltre il 40 per cento per il mais, al 30 per cento per il grano e sfiorano il 20 per cento per la soia, con consegne a settembre al Chicago Board of trade punto di riferimento del commercio internazionale delle commodities agricole.

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