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Emissioni di anidride carbonica legate al degrado delle barriere coralline. Rischi in futuro per alimentazione umana

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.11.2010
Le barriere coralline sono numerosissime negli oceani ,e sono la base della catena alimentare marina e quindi di molte popolazioni umane - fonte Wikipedia

Le barriere coralline sono numerosissime negli oceani ,e sono la base della catena alimentare marina e quindi di molte popolazioni umane - fonte Wikipedia

Mentre la ricerca ha dimostrato che l’acidificazione degli oceani da innalzamento del livello di CO2 mette in pericolo la crescita e la sopravvivenza delle barriere coralline già mature, un nuovo studio ha scoperto che anche i giovani coralli sono negativamente colpiti, grazie a una significativa riduzione del successo del crescita di nuovi individui giovani. Uno studio comparso su Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS) ha trovato che il tasso di successo nella riproduzione di nuovi polipi potrebbe diminuire del 73% nel corso del prossimo secolo a causa della crescente acidificazione.

“L’acidificazione degli oceani è ampiamente considerata come una minaccia emergente per le barriere coralline”, ha detto Rebecca Albright, l’autore principale dell’Università di Miami Rosenstiel School of Marine and Atmospheric Science, in un comunicato stampa. “Il nostro studio è uno dei primi a documentare l’impatto dell’acidificazione dell’oceano sulla crescita dei nuovi individui di corallo”.

Guardando i coralli Elkhorn (Acropora palmata), una specie di coralli fondamentale per la crescita e la salute delle barriere coralline in tutto il mondo, i ricercatori hanno trovato che i livelli di pH in declino a causa di un aumento di anidride carbonica negli oceani ha colpito la capacità della specie di corallo di fecondare, alla sua larva di stabilirsi, e anche quando le larve sopravvivono, non riescono a resistere nel lungo termine.

Coralli in dettaglio - fonte Wikipedia“Il fallimento riproduttivo delle specie di coralli giovani è una crescente preoccupazione in quanto le barriere sono già molto debilitate in molte parti del mondo dal fenomeno dello sbiancamento, dagli uragani, dalle malattie e dalla scarsa qualità dell’acqua,” ha detto il co-autore Chris Langdon, professore associato presso la Rosenstiel School.

Le emissioni antropiche di anidride carbonica stanno cambiando la chimica degli oceani, che incide non solo sulle barriere coralline, uno degli ecosistemi più ricchi di biodiversità negli oceani. Esse si trovano alla base di numerose catene alimentari marine e, conseguentemente, un loro declino comporterebbe enormi ricadute sull’alimentazione umana, soprattutto nel sudest asiatico, dome centinaia di milioni di persone dipendono dalla pesca per l’alimentazione e per la base proteica di cui necessita l’organismo umano per crescere e svilupparsi correttamente.

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