I cambiamenti climatici potrebbero influire negativamente sulla dieta degli orsi polari. A dirlo una ricerca pubblicata su Global Change Biology che ha preso in considerazione relativi ad un periodo di 30 anni.
I ricercatori sono impegnati a cercare di prevedere cosa accadrà agli orsi polari con i cambiamenti climatici. Non è solo la scomparsa dei ghiacci. Una nuova minaccia si affaccia sul destino degli orsi polari e si tratta degli inquinanti che ingeriscono a causa di un cambiamento nella dieta a cui sono stati costretti dai cambiamenti climatici.
Mettendo insieme dati relativi alla dieta raccolti negli ultimi 30 anni i ricercatori hanno potuto scoprire che gli orsi negli ultimi anni sono passati da una dieta costituita maggiormente di foca degli anelli ad una con un maggiore contenuto di foca della sella e foca dal cappuccio. Questo cambiamento, secondo la ricerca, espone l’orso polare ad una quantità maggiore di inquinanti.
I ricercatori si aspettano che il clima diventi più caldo in futuro e prevedono che il cambiamento climatico avrà un impatto significativo sulla regione artica. Come farà il riscaldamento dell’Artide a influenzare gli orsi polari?
La popolazione di orsi polari della Groenlandia orientale risiede in una zona in cui si prevede che il ghiaccio marino artico scomparirà molto tardi. Tuttavia, il calo della calotta di ghiaccio qui avviene ad una velocità di quasi l’1 % all’anno, uno dei tassi più alti misurati in tutta la regione artica.
In che modo questo incide sulla predazione degli orsi polari e, a sua volta, sull’assunzione di agenti contaminanti degli orsi polari ? Un team internazionale di ricercatori se lo è chiesto. Il gruppo è composto da ricercatori del Greenland Institute of Natural Resources , dell’Università di Aarhus ( Danimarca) e da istituzioni canadesi , tra cui la Dalhousie University , il Great Lakes Institute for Environmental Research, la University of Windsor, la Carleton University e il National Water Research Institute.
I ricercatori hanno studiato gli acidi grassi nel tessuto adiposo di 310 orsi polari cacciati dagli Inuit della Groenlandia orientale nella zona di Scoresby sund dal 1984 al 2011. La composizione degli acidi grassi nel tessuto grasso degli orsi polari riflette il profilo di acidi grassi nella loro dieta.
I risultati mostrano che gli orsi si nutrono principalmente di tre specie di foche. Inoltre, i risultati hanno mostrato che la dieta degli orsi polari è cambiata nel corso di quasi 30 anni durante i quali sono stati raccolti i campioni. In questo periodo, il calo medio relativo alla presenza della foca dagli anelli nella dieta degli orsi polari è stato del 42%. Analogamente la presenza delle altre due foche è aumentata nello stesso periodo. I ricercatori hanno potuto appurare che la salute generale degli orsi ha tratto beneficio da questo cambiamento, ma sul lungo periodo potrebbe non essere così.
Il professor Rune Dietz , della Aarhus University, ha infatti spiegato :“Il problema è che le foche che l’orso ha cominciato a mangiare hanno un contenuto più elevato di contaminanti perché vivono più vicine al mondo industrializzato e sono più in alto nella catena alimentare. Pertanto il cambiamento climatico mina i miglioramenti che si sarebbero avuti altrimenti grazie alle normative internazionali per l’uso ambientale di inquinanti organici persistenti (POP). Possiamo infatti vedere che il contenuto di inquinanti organici persistenti dopo l’anno 2000 diminuisce più lentamente nell’orso polare che nella foca degli anelli” .
Sul lungo periodo l’orso polare potrebbe perdere anche la possibilità di nutrirsi della foca della sella e della foca dal cappuccio a causa dello scioglimento dei ghiacci.