Ginevra – Al congresso internazionale di asma pediatrica (EAACI 2012) è stato lanciato l’allarme sulla mancata diagnosi di questa grave patologia nel 50% dei bimbi, attraverso un documento condiviso che fissa le regole basilari per la diagnosi.
Centinaia di milioni di persone nel mondo soffrono di allergie, e si stima che 300 milioni soffrano di asma. In alcuni paesi, un bambino su tre ha l’asma e l’80% ha anche diverse allergie. Ci sono numerose linee guida e documenti su come trattare questa malattia, ma la diffusione e l’attuazione di queste linee guida sono ancora spesso inattuate.
“Nonostante i trattamenti disponibili, a meno del 50% dei bambini asmatici vengono controllati i sintomi”, secondo il Prof. Nikos Papadopoulos, Segretario Generale dell’EAACI. “L’asma pediatrica è una malattia cronica e, quindi, richiede un trattamento continuo. Con questa conferenza vogliamo sollevare il problema dell’asma pediatrica, che può essere controllata. Aumentare il monitoraggio migliora l’efficacia deltrattamento,” ha detto.
“I dati del Centers for Disease Control degli Stati Uniti indicano che un bambino su 11 ha l’asma e uno su cinque bambini con asma è dovuto ricorrere ad almeno una visita al pronto soccorso. L’asma pediatrica è similmente o più diffusa che in altri paesi. Questo documento riguarda la diagnosi di asma in età pediatrica ed è estremamente importante”, ha spiegato Thomas B. CasaleVice presidente esecutivo dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology (AAAAI).
La prevalenza di asma soprattutto nei bambini continua ad aumentare in tutto il mondo, riducendo la loro qualità della vita e aumentando i costi della sanità pubblica. Inoltre, la mancata diagnosi e il trattamento inadeguato portano a morti premature e indesiderate.