Cellule prelevate da persone affette da una sindrome rara legata all’autismo potrebbero contribuire a spiegare le origini della malattia.
Il team della Stanford University ha trasformato cellule della pelle di persone affette da “sindrome di Timothy” in vere e proprie cellule cerebrali.
L’attività anomala che si trova in queste cellule potrebbe essere in parte corretta utilizzando un farmaco sperimentale, riferisce Nature Medicine.
I ricercatori invitano comunque alla cautela, avvertendo che i risultati potrebbero non essere applicabili a tutte le persone affette da autismo.