L’agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha fatto sapere all’AIEA che sono avvenute due esplosioni avvenute nell’impianto 3. Le due esplosioni non hanno danneggiato il nocciolo del reattore e le strutture di contenimento principale, sempre secondo l’AIEA, l’agenzia internazionale per l’energia atomica.
Il conto dei feriti è arrivato a 11.
Intanto la compagnia elettrica Tepco fa sapere che il sistema di raffreddamento del reattore 3 della centrale di Fukushima si è bloccato.
La ricostruzione
La compagnia stava pompando acqua di mare negli impianti n. 1 e n. 3 per aiutare a raffreddare i nuclei, che si ritengono parzialmente sciolti dopo che una parte della barre di combustibile è rimasta esposta all’aria.
L’iniezione di acqua di mare si è fermata oggi a causa di una carenza di acqua in serbatoi di riserva, ma hanno ripreso per il reattore n° 3 dopo alcune ore, secondo l’agenzia per la sicurezza nucleare giapponese.
L’arresto di iniezione di acqua di raffreddamento sembra quindi la causa dell’aumento della pressione nel serbatoio di contenimento del reattore e dell’aumento del livello di radiazione presso l’impianto, ha detto sempre l’agenzia.
TepCo ad un certo punto ha deciso di rilasciare vapore radioattivo dal nocciolo del reattore n° 3 per depressurizzare e ha ordinato l’evacuazione dei lavoratori dal sito. Appena la pressione è scesa di nuovo, i lavoratori hanno ripreso operazioni sul sito, secondo l’agenzia. Questo spiegherebbe i feriti presso l’impianto.