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Effetto metano in città

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.03.2012

Una ricerca del Cn, svoltasi a Firenze e pubbblicata su Environmental Pollution mette l’accento sulla produzione di metano nelle città. Il metano viene prodotto in quantità minori rispetto alla CO2, ma ha un effetto molto più importante come gas serra. I ricercatori hanno anallizzato i flussi provenienti dalle perdite delle condotte che portano il metano nelle nostre case per il riscaldamento. I dati sono stati raccolti a partire dal 2005. Inoltre i ricercatori sono ora impegnati a monitorare le zone lungo l’Arno e la costa della Toscana.

“L’impatto ambientale di questo gas, che in Italia rappresenta il principale combustibile da riscaldamento, si sviluppa attraverso due canali differenti. In primo luogo, il metano che scorre nelle nostre condotte, arrivando nelle caldaie domestiche, viene trasformato, con la combustione, in CO2”, precisa Gioli. “Ma lo studio dimostra come le piccole perdite di metano, che avvengono nelle reti di distribuzione cittadina o nelle caldaie domestiche, generino un flusso diretto nell’atmosfera, che a sua volta crea un effetto serra addizionale”.

Ma il metano non va sottovalutato. “Se l’anidride carbonica è il gas serra più importante, a causa delle grandi quantità presenti in atmosfera, il metano, anche se presente in concentrazioni molto più basse, induce un effetto serra 25 volte maggiore”, prosegue il ricercatore dell’Ibimet-Cnr. “Nei nostri dati, le emissioni di questo gas sono circa lo 0.6% di quelle di CO2, ma in virtù del maggiore Gwp (Global Warming Potential) che quantifica la capacità di un gas di creare effetto serra, il suo contributo arriva a pesare sul totale per il 15% rispetto all’anidride carbonica”.
La ircerca ha elaborato un quadro in cui emergono le variabili a secondo del periodo e del clima. “I dati emersi confermano come, nel periodo invernale, il riscaldamento domestico sia di gran lunga il maggiore responsabile dei gas serra, con un contributo che a Firenze raggiunge l’80% contro il 20% del traffico veicolare”, sottolinea Gioli. I rilievi più recenti effettuati presso l’Osservatorio Ximeniano “indicano che le emissioni cittadine sono aumentate in media del 20% a causa dell’ondata di freddo. Di fronte a questi eventi climatici estremi gli investimenti in maggiore efficienza energetica degli edifici e delle reti sono quindi prioritari”.

Attualmente gli studiosi dell’Ibimet-Cnr sono impegnati nel monitoraggio di gas serra lungo le coste della Toscana e il corso dell’Arno, grazie a un sistema di misure da piattaforme mobili quali aerei e imbarcazioni. “Un campo di ricerca che promette risultati importanti”, conclude il ricercatore. “Una ricerca svedese, pubblicata su Science, ha evidenziato come le emissioni di metano da bacini lacustri e fluviali siano responsabili del rilascio in atmosfera di oltre 100 milioni di tonnellate di CH4 all’anno”.

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