UN nuovo farmaco sembra essere davvero promettente per la cura del morbo di Alzheimer.
Si chiama NitroMemantine ed è la combinazione di due sostanze già approvate dalla Food and drug Administration americana.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto di ricerca Sanford-Burnham ed è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
La sperimentazione si è snodata su un periodo di 10 anni ed è stata finora condotta solo su modelli animali.
La sperimentazione clinica sull’uomo sta per iniziare e sarebbe , secondo gli esperti, molto promettente.
Coordinatore dello studia è stato il prof. Stuart Lipton, direttore del Webb Center for Neuroscience, Aging and Stem Cell Research. Secondo Lipton, “questo nuovo bersaglio individuato per trattare il morbo di Alzheimer è molto emozionante perché va contro il filone di ricerca che mirava a un trattamento precoce della malattia”.
I sintomi dell’Alzheimer sono infatti causati dalle placche Beta amiloidi e dai grovigli neuronali. La ricerca principalmente ha finora tentato di agire prima che questi si formassero, invece lo studio attuale agisce anche quando il cervello ha già placche e grovigli.
“I risultati che abbiamo ottenuto – spiega Lipton – evidenziano che si può intervenire non solo all’inizio, ma anche un poco più tardi. E questo significa che nel malato di Alzheimer si potranno ‘ristrutturare’ le connessioni sinaptiche anche se il cervello ha già placche e grovigli”.
io ho mia moglie affetta Alzheimer sarebbe una svolta vedremo gli sviluppi
ma per mia moglie di 69 anni, affetta da 8 anni, in stadio avanzato penso che non si potrà fare nulla!!!!
se fosse vero solleverebbe tante persone dalla sofferenza
magari fosse efficace risolvere il problema a mikioneìi di persone e famiglie