La dieta mediterranea alza il tasso di vitamina B, che lo smog fa invece decrescere, la dieta mediterranea gioca un ruolo importante nel contrasto alle malattie causate dalle polveri sottili. Lo rivela una ricerca condotta da un team dell’Università La Sapienza di Roma e presentata al Congresso nazionale della Società italiana di medicina interna.
Lo smog e le particelle in esso contenute abbassano del 50% la nostra “riserva” di vitamine B nel sangue ed i piatti solitamente contenuti nella dieta mediterranea servono al contrario a ricaricare il nostro corpo di vitamina B.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di lavoratori di un’acciaieria a Milano, esposti normalmente alle polveri sottili. I lavoratori sono esposti quando sono sul lavoro a polveri sottili PM5 e PM10 a livelli simili di quelli che si potrebbero respirare nel centro di Roma.
Nei lavoratori dell’acciaieria presa in esame, secondo i ricercatori, il tutto ha funzionato ed è stato dimostrato come una dieta mediterranea svolta nel migliore dei modi rialza il tasso di vitamina B nel nostro organismo.
Secondo la ricerca le PM5 e PM10 ridurrebbero il livelli di vitamina E aumentando quelli di una proteina connessa con lo stress ossidativo.
Proprio per questo aumentare il consumo di olio di oliva, pesce e verdure, che contengono antiossidanti potrebbe essere un aiuto per limitare gli effetti dannosi dell’esposizione alle polveri sottili.
La ricerca, come spiegano gli scienziati, è inoltre importante perchè per la prima volta scopre una relazione fra lo smog e le malattie cardiovascolari. Infatti lo stress ossidativo è connesso con questo tipo di patologie.
Recentemente l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha resto noto che più del 90% della popolazione europea è esposta alle sostanze inquinanti presenti nell’aria per valori superiori alla soglia di sicurezza. Negli stessi giorni la IARC( Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) insieme con l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno inserito l’inquinamento atmosferico fra gli agenti che provocano il cancro del Gruppo 1, insieme con tabacco e amianto.