Sono 5.500 le spiagge analizzate nell’aprile 2012 per valutare la qualità delle acque di balneazione italiane.
La stragrande maggioranza delle acque marine italiane sono balneabili: si tratta di una percentuale del 96% che è migliorata del 4,8% rispetto all’anno precedente.
Per le acque interne la percentuale di balneabilità scende al 92% circa con un aumento però del 5,8%. I dati sono stati presentati dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e lo studio è stato effettuato dal Ministero della Salute insieme all’Istituto superiore di sanità e al Ministero dell’Ambiente.
L’indagine ha preso in considerazione due fattori legati alla sanità: la presenza dell’escherichia coli e dell’etnococco intestinale rispondendo così ad una direttiva europea del 2006.
Giuseppe Ruocco, direttore generale rapporti con l’Ue e rapporti internazionali, che ha presentato la relazione, ha spiegato che “il campionamento delle acque risale all’aprile 2012″(cioè, è antecedente all’apertura della stagione balneare di quello stesso anno, che comincia solitamente ai primi di maggio), pertanto le acque che risultano “campionate come insufficienti nel 2012 non vuol dire che lo siano nel 2013”.
Il Ministro Lorenzin ha presentato il portale per la salute delle acque, al sito www.portaleacque.salute.gov.it. Sul sito, scaricabile anche come applicazione per i tablet, sarà possibile verificare la bontà delle acque che ci interessano su una mappa interattiva.
“In questo modo – ha spiegato la Lorenzin – faciliteremo l’interazione tra i cittadini e le istituzioni, cosicchè saranno gli stessi cittadini a poter fare le loro segnalazioni affinchè poi l’istituzione possa intervenire laddove ce ne sia bisogno”.