Entrerà probabilmente nei libri di medicina la trovata di un musicista di Los Angeles affetto da morbo di Parkinson, che ha deciso di suonare la chitarra durante un’operazione al cervello delicatissima che i medici hanno deciso di intraprendere per fermare o almeno rallentare la progressione della malattia.
Ma la motivazione non è un eccesso di originalità, almeno secondo le cronache americane: i medici avrebbero accettato l’utilizzo dello strumento musicale in quanto l’attivazione nel cervello delle aree dedicate all’uso delle mani li avrebbe aiutati a individuare con precisione le aree dove applicare degli elettrodi.
I chirurgi della UCLA hanno anche accettato di mandare in live-streaming l’intervento di micro-chirurgia del cervello.
Il paziente è stato il 39-enne Brad Carter, che ha suonato una canzone con la sua chitarra durante l’intervento al cervello al fine di mostrare ai medici le sue capacità motorie. Questo è stato possibile in quanto il cervello non ha terminazioni nervose, quindi il paziente non poteva sentire dolore mentre i medici agivano sulla sua materia grigia.
Al termine dell’intervento i medici hanno detto di aver impiantato una sorta di pacemaker cerebrale che servirà a controllare i disturbi neuronali provocati dal Parkson. Utilizzando una tecnica chiamata stimolazione cerebrale profonda, gli impulsi elettrici del pacemaker fermano le scosse che provocano il tremore caratteristico nei pazienti affetti da Parkinson.
Una portavoce dell’UCLA ha detto che la motivazione che sta dietro alla “trovata” di inviare il video su internet è stata quella di promuovere una consapevolezza maggiore sui pacemaker cerebrali come trattamento per il morbo di Parkinson.