Afghanistan, triplice attentato terroristico. I morti sono circa cinquanta. Gli attacchi sono stati rivendicati dal gruppo pachistano anti-sciita Lashkar-e Jhangvi Al-Alami (Lja).
Gli attacchi sono stati sferrati quasi contemporaneamente durante la mattina di ieri. I luoghi in cui sono avvenute le stragi sono tutti siti religiosi dove i fedeli si erano riuniti per festeggiare l’Ashura, una delle feste più importanti per i musulmani sciiti.
L’episodio più grave è avvenuto a Kabul nei pressi di un santuario sciita. Un kamikaze si è fatto esplodere in mezzo alla folla, causando più di quaranta morti e cento feriti. Altra protagonista di morte è Mazar i Sharif, città del nord dell’Afghanistan. In questo caso le vittime accertate sono quattro e sei persone sarebbero, invece, rimaste ferite per l’esplosione di un ordigno piazzato su una bicicletta, sempre nei pressi di un santuario. Il terzo attacco è stato sferrato a Kandahar City, nel Sud dell’Afghanistan, provocando alcuni feriti. In questo caso ad esplodere sarebbe stata una motocicletta.
I primi ad essere portati sul banco degli imputati sono stati i talebbani, che hanno prontamente smentito ogni relazione con gli attacchi definendo le vittime come “compatrioti innocenti”. A rivendicare il massacro è stata invece un’organizzazione terroristica islamica pachistana il Lashkar-e Jhangvi Al-Alami.