Secondo l’ANSA anche la Procura di Bologna starebbe indagando sul caso delle mozzarelle blu, aprendo un fascicolo contro ignoti per capire la provenienza dei latticini Granarolo avariati e la causa. Entro un paio di giorni dovrebbero arrivare i risultati degli ultimi esami dei Nas su campioni prelevati nell’azienda bolognese sabato. L’ipotesi di accusa è di produzione e commercializzazione di sostanze alimentari adulterate o contraffatte. I controlli Nas alla Granarolo sono cominciati il 7 luglio, quando il caso non era ancora emerso sui media. Solo pochi giorni fa la Stampa aveva parlato di due casi di mozzarelle blu della Granarolo scoperte a Torino.
A quanto si legge sui giornali, pare che il latte “incriminato” venga dall’estero; a questo punto qualcuno ci dovrebbe spiegare perché questo venga acquistato al di fuori del nostro paese che ne è un grande produttore, è lecito pensare che si tratti di una questione di costi a evidente discapito della qualità.
Quando compriamo del “latte intero” è obbligatorio che sia evidente la provenienza del latte, ma perché questo obbligo scompare quando compriamo latte a lunga conservazione (UHT) o prodotti derivati dal latte?