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Radiografie ai denti, tumore al cervello se troppo frequenti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.04.2012

Radiografia ai dentiL’esposizione a radiazioni ionizzanti dei raggi X è di certo il più grande fattore noto di rischio ambientale per gran parte dei tumori al cervello, come i meningiomi non maligni. Ora alcuni ricercatori americani mettono in guardia i medici dal sottoporre i pazienti a frequenti radiografie all’apparato dentario, tra le più comuni cause di radiazioni ionizzanti alla testa nei paesi occidentali.

Il nuovo studio suggerisce che l’uso frequente di raggi X può esporre i pazienti a rischi inutili.

“Questi risultati non devono impedire alle persone di avere una normale attività di prevenzione”, afferma il capo ricercatore Elizabeth B. Claus della Yale University School of Medicine di Boston. “Ma sembra che una grossa percentuale di pazienti riceva una lastra all’anno invece che ogni due o tre anni, che è la raccomandazione per gli adulti sani.”

Mentre la stragrande maggioranza dei meningiomi non sono maligni, spesso la loro crescita all’interno del cranio può essere pericolosa e può causare una vasta gamma di sintomi potenzialmente gravi, come la perdita della vista e dell’udito, frequenti mal di testa, perdita di memoria, e persino convulsioni.

I  meningiomi sono i tumori cerebrali più frequentemente diagnosticati tra gli adulti negli Stati Uniti, e rappresentano circa un terzo di tutti i tumori del cervello e del sistema nervoso centrale.

Altri studi precedenti avevano suggerito un legame tra le radiazioni assorbite durante le lastre alla bocca e la comparsa di meningiomi, ma i risultati erano finora stati inconcludenti.

Nello studio pubblicato di recente – il più grande finora ad esaminare la questione – le persone che hanno riferito di aver ricevuto raggi X almeno una volta all’anno aveno tra il 40% e il 90% di rischio in più di contrarre un meningioma.

E’ bene precisare che lo studio mostra un’associazione, ma non dimostra un rapporto causa-effetto. Lo studio ha coinvolto circa 1.400 pazienti con meningioma di età compresa tra i 20 e i 79 anni.

Lo studio è comparso sul numero del 10 aprile dell’American Cancer Cancer Association Journal.

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