La marcia a Mosca di sabato scorso ha evidenziato il ruolo cruciale dei media alternativi alla tv nella diffusione delle proteste e del malcontento. Decine di migliaia di persone hanno infatti accettato l’invito sui social network da parte delle associazioni di opposizione, che hanno accusato il governo di estese frodi elettorali.
Con il 40 per cento dei russi adulti on-line, molti dicono che i social media, tra cui il sito russo di social networking VKontakte, hanno reso possibile al movimento di opposizione di organizzare una manifestazione di quelle dimensioni.
Dopo le recenti elezioni parlamentari, YouTube è stato inondato di video relativi a brogli elettorali da parte del partito Russia Unita del primo minitro Putin. Per contrasto, i media statali, controllati completamente dal governo, sono rimasti vistosamente in silenzio.