Attivisti dell’opposizione hanno detto che oggi le forze di sicurezza siriane hanno ucciso almeno 15 persone, tra cui quattro bambini, e che nonostante questo le proteste anti-governative si stanno diffondendo in tutte le città della Siria.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede in Gran Bretagna, ha detto alla VOA news americana che tre ragazzi, di 10, 12 e 14 anni, sono stati uccisi oggi nella sola città di Homs. Nel frattempo, una ragazza 12-enne è stata uccisa nella parte meridionale del paese.
Nonostante l’aumento della violenza contro i manifestanti questa settimana, i siriani sono scesi in strada dopo la preghiera del venerdì. Gli attivisti dicono che le manifestazioni si sono svolte a Homs, nella città meridionale di Daraa, nella città nord-occidentale di Idlib, vicino al confine Turchia-Siria , ed a Deir el-Zour, nella parte orientale del paese.
Attivisti siriani chiedono uno sciopero nazionale, a partire da domenica, nel tentativo di abbattere il regime attraverso la disobbedienza civile. Il Comitato di coordinamento locale, che è dietro le proteste pacifiche del paese, sta esortando i cittadini a tenere sit-in, a chiudere negozi, a fermare università e trasporti pubblici, e di rifiutare di lavorare nel settore pubblico.
L’osservatorio inoltre fa sapere che le forze governative hanno aperto il fuoco sui manifestanti dell’opposizione a Homs oggi.
l’epicentro della sanguinosa repressione del regime. Il Consiglio nazionale, che riunisce le diverse parti dell’opposizione in Siria, ha emesso un avvertimento su un incombente “massacro”, dopo che le forze di sicurezza governative hanno circondato Homs.
Questa è stata una delle settimane più violente in Siria dall’inizio delle proteste pro-democrazia nove mesi fa. L’Osservatorio infatti parla di più di 65 persone uccise da domenica scorsa.