Gaianews

Terra dei Fuochi: una norma per proteggere le produzioni sicure

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.12.2013

Nel Dl sulla Terra dei Fuochi, al secondo articolo, una norma tenterà di proteggere la produzione agricola e gli allevamenti delle terre campane coinvolte da sostane tossiche.

Non tutti terreni sono contaminati, ma le notizie sulle terre contaminate in Campania possono far nascere psicosi danneggiando anche coloro che hanno una produzione sicura.

Terra_dei_fuochi

Per questo, fa sapere il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, grazie al secondo articolo che prevede “l’obbligo informativo previsto dall’art. 129 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale a fattispecie di reato in cui i fatti comportino delle conseguenze pregiudizievoli sull’ambiente, sulla salute e sulla qualità dei prodotti agroalimentari al fine di favorire un corretto raccordo tra l’Autorità giudiziaria e le amministrazioni competenti ad adottare i provvedimenti eventualmente ritenuti opportuni e necessari”.

In altre parole come spiega lo stesso Orlando in una nota “se durante un’inchiesta si viene a sapere di un interramento di veleni, di uno sversamento illegale, i magistrati informeranno direttamente le istituzioni locali di quello che accade in modo tale da provvedere immediatamente all’adozione delle iniziative di competenza (per esempio l’inibizione della distribuzione oppure le bonifiche)”.

 L’articolo 3 del dl, si propone di “fare fronte al gravissimo allarme sociale (con pesanti ricadute economiche) provocato dalla diffusione di notizie sullo stato di contaminazione dei terreni agricoli campani e su eventuali pericoli per la salute umana di alcuni prodotti agroalimentari di quella regione”.

 

Il progetto insito nella  norma è quello di redigere una mappa dei terreni contaminati. Saranno i Ministeri delle Politiche Agricole, dell’Ambiente e della Salute a definire indirizzi comuni e priorità  e poi ISPRA e ARPA redigeranno la mappa.

In questo modo le zone contaminate saranno una volta per tutte identificate e si libereranno tutte quelle che invece producono prodotti non contaminati.

“I risultati scientifici – si legge nella nota – consentiranno di perimetrare definitivamente i terreni così da sfatare per sempre e una volta per tutte gli infondati timori che tutti i prodotti della Campania siano contaminati e che tutti i terreni destinati all’agroalimentare della regione siano pregiudicati da gravi fenomeni di inquinamento. Attraverso questo strumento normativo potranno inoltre essere coordinati e raccordati utilmente tutti i dati conoscitivi già a disposizione, ma che necessitano di essere coordinati e unificati.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA