Ah che meraviglia l’Europa. L’unione di stati che escono da una guerra terribile e che da anni non si fanno più guerre (fra di loro).
L’unione di stati che vorrebbero, superando differenze millenarie, formare una vera unità sovranazionale.
Almeno nella moneta e per ora anzi solo nella moneta.
Però l’Europa col suo parlamento europeo, la sua banca europea, i suoi ministri europei.
La sua ricerca scientifica europea. Il CERN è europeo.
L’Europa che traballa per la crisi economica.
L’Europa assediata dai migranti.
L’Europa spaventata dal terrorismo.
L’Europa preoccupata da stati interni più deboli (economicamente, l’unico parametro che conti) come la Grecia e l’Italia per esempio.
L’Europa la patria del welfare, il luogo della cultura, l’EEuropa come reagisce alle sfide della globalizzazione, del millennio, dell’ambiente inquinato, dei cambiamenti climatici ecc. ecc.?
Già, qual è la consapevolezza, la risposta di questa culla della civiltà?
Tenetevi forte, perchè questa notizia (ho controllato) non è stata data dai giornali più noti e letti.
No, è stata data da Nigrizia, la rivista di quei missionari fuori di testa o dalla rivista Le Scienze, un gruppo di intellettuali autoreferenziali (che già perché mai usare autoreferenziali dico io).
Ecco la notizia: l’Europa alle sfide della contemporaneità rifonde aumentando, e di molto, le risorse alla ricerca ai fini militari.
Che ne pensate?
Un bell’applauso, non fosse che la notizia è tragica, ci sarebbe da ridere. Siamo nelle mani di governanti ciechi. O forse semplicemente nella mani di burattini.
Ecco la notizia sul sito de “Le Scienze” con questo titolo: “La pacifica Europa inizia a finanziare la ricerca militare”.
http://www.lescienze.it/news/2016/12/24/news/europa_fondi_ricerca_militare-3359195/
E quasi nessuno ce lo dice…