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Le risposte dell’Europa

Scritto da Maria Rosa Pantè il 09.01.2017

Ah che meraviglia l’Europa. L’unione di stati che escono da una guerra terribile e che da anni non si fanno più guerre (fra di loro).

L’unione di stati che vorrebbero, superando differenze millenarie, formare una vera unità sovranazionale.

Almeno nella moneta e per ora anzi solo nella moneta.

Però l’Europa col suo parlamento europeo, la sua banca europea, i suoi ministri europei.

La sua ricerca scientifica europea. Il CERN è europeo.

L’Europa che traballa per la crisi economica.

L’Europa assediata dai migranti.

L’Europa spaventata dal terrorismo.

L’Europa preoccupata da stati interni più deboli (economicamente, l’unico parametro che conti) come la Grecia e l’Italia per esempio.

L’Europa la patria del welfare, il luogo della cultura, l’EEuropa come reagisce alle sfide della globalizzazione, del millennio, dell’ambiente inquinato, dei cambiamenti climatici ecc. ecc.?

Già, qual è la consapevolezza, la risposta di questa culla della civiltà?

Tenetevi forte, perchè questa notizia (ho controllato) non è stata data dai giornali più noti e letti.

No, è stata data da Nigrizia, la rivista di quei missionari fuori di testa o dalla rivista Le Scienze, un gruppo di intellettuali autoreferenziali (che già perché mai usare autoreferenziali dico io).

Ecco la notizia: l’Europa alle sfide della contemporaneità rifonde aumentando, e di molto, le risorse alla ricerca ai fini militari.

Che ne pensate?

Un bell’applauso, non fosse che la notizia è tragica, ci sarebbe da ridere. Siamo nelle mani di governanti ciechi. O forse semplicemente nella mani di burattini.

Ecco la notizia sul sito de “Le Scienze” con questo titolo: “La pacifica Europa inizia a finanziare la ricerca militare”.

http://www.lescienze.it/news/2016/12/24/news/europa_fondi_ricerca_militare-3359195/

E quasi nessuno ce lo dice…

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