Gaianews

Crisi: i ragazzi diventano sensibili ai problemi sociali

Meno risorse economiche portano ad una maggiore preoccupazione per gli altri e per la comunità

Scritto da Elisa Corbi il 12.07.2013

Durante la Grande Recessione, gli studenti delle scuole superiori negli Stati Uniti sono diventati più sensibili a molte tematiche sociali e ambientali. Questo è quanto riportano gli psicologi dell’UCLA e della San Diego State University in un nuovo studio.

La ricerca, pubblicata l’11 luglio sulla rivista Social Psychological and Personality Science, si basa sui dati di un’indagine raccolti fra gli studenti delle scuole superiori durante tre periodi di tempo: la recessione (2008-10), poco prima della recessione (2004-06) e il primo periodo per il quale erano disponibili i dati (1976-1978).

giovani_scuola

Gli autori dello studio hanno scoperto che la preoccupazione degli studenti per le problematiche sociali era diminuita in modo significativo tra 1976-78 e 2004-06, per poi aumentare nel periodo della Grande Recessione. Confrontati con gli studenti delle scuole superiori che si sono diplomati negli anni prima della forte crisi economica, gli studenti diplomati durante la recessione erano più interessati a risparmiare energia e aiutare l’ambiente.

Ad esempio, il 63 per cento di loro, ha detto di aver fatto uno sforzo in casa per risparmiare energia, rispetto al 55 per cento nel periodo pre-recessione, e il 36 per cento ha dichiarato di essere disposto ad utilizzare una bicicletta per andare al lavoro, rispetto al 28 per cento dei giovani degli anni precedenti.

“Questo è il lato positivo della Grande Recessione”, ha detto Patricia Greenfield, docente di psicologia presso la UCLA e autrice senior dello studio.” I risultati sono in linea con la mia teoria che meno risorse economiche portano ad una maggiore preoccupazione per gli altri e per la comunità. Si tratta di un cambiamento necessario per la nostra società.”
La ricerca si è basata su un’analisi dei dati forniti dal Monitoring the Future, un sondaggio di un campione rappresentativo di studenti delle scuole superiori degli Stati Uniti condotto tra il 1976 e il 2010, in cui i ragazzi sono stati interrogati riguardo una serie di questioni.

L’attuale studio si è focalizzato sulle loro risposte su domande relative alla preoccupazione per gli altri e per l’ambiente, nonché su quelle relative all’importanza del denaro e del materialismo.
Si è scoperto inoltre che nell’era della recessione gli studenti delle scuole superiori sono propensi a pensare di essere più intelligenti e sono più soddisfatti di loro stessi.

Altre analisi da parte del team hanno evidenziato che l’autostima era diminuita durante le recessioni precedenti, ma non durante quella recente.
“In passato, le recessioni hanno portato i giovani ad una visione poco positiva di se stessi. Questa è l’unica che ha prodotto un aumento di stima”, ha detto il co-autore Jean M. Twenge, professore di psicologia presso la San Diego State University e autore di “Generation Me: Why Today’s Young Americans Are More Confident, Assertive, Entitled — and More Miserable Than Ever Before.”

I giovani dunque sembrano meno interessati a oggetti costosi e di lusso, ma continuano a credere che guadagnare molto sia comunque un fattore importante. La ricerca è stata finanziata dalla Russell Sage Foundation come parte di una grande iniziativa per valutare gli effetti della grande recessione sulla vita economica, politica e sociale del paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • Roberta Formisano scrive:

    Un cambiamento sociale necessario in un’era del societing, ma soprattutto perchè in questo modo i giovani potrebbero partire per rimboccarsi le maniche, attivarsi, e magari portare una piccola rivoluzione nelle proprie comunità locali, ciascuno dove vive, studia, opera.