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Scontri in Egitto dopo decreto presidenziale. Un morto e 40 feriti domenica

Gli oppositori del presidente egiziano Mohammed Morsi hanno preso d'assalto un ufficio del suo movimento, i Fratelli Musulmani, nel nord del Paese

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.11.2012

Mohamed MorsiGli oppositori del presidente egiziano Mohammed Morsi hanno preso d’assalto un ufficio del suo movimento, i Fratelli Musulmani, nel nord del Paese, innescando una battaglia che ha provocato un morto di circa 40 feriti.

Un leader dei Fratelli Musulmani hanno identificato la persona uccisa, dicendo che si tratta di un 15-enne che faceva parte del movimento, ma aggiungendo che non è chiaro in che modo è sia morto negli incidenti di domenica nella citta sul delta del Nilo, Damanhour.

L’adolescente è la prima persona nota a morire dallo scoppio delle proteste e gli scontri tra attivisti riformisti e liberali, dopo che il presidente Morsi si è riservato per decreto ampi poteri giovedì scorso.

Gli attivisti dell’opposizione si sono accampati in piazza Tahrir del Cairo per il terzo giorno domenica per chiedere l’annullamento del decreto presidenziale. I manifestanti hanno bloccato il traffico e sono stati impegnati in battaglie con la polizia nelle strade vicine.

L’indice azionario della Borsa principale dell’Egitto è crollato di quasi il 10% domenica (in Egitto la domenica è un giorno lavorativo), in quanto gli investitori sono molto preoccupati di una possibile escalation delle proteste contro il primo presidente eletto nella storia dell’Egitto. Si tratta di uno dei maggiori crolli del mercato azionario da quando l’ex presidente Hosni Mubarak fu rovesciato da una rivolta popolare lo scorso anno.

Dagli Stati Uniti intanto arrivano offerte per rilanciare l’economia. Gli Usa sono preoccupati che il loro alleato strategico nella regione si avviti in una spirale di guerra civile, arrivando a offrire 1 miliardo di dollari di riduzione del debito dell’Egitto per rilanciare la sua economia in difficoltà. L’Egitto ha già ricevuto miliardi di dollari in aiuti militari statunitensi in tre decenni di relazioni bilaterali molto strette.

Intanto dal fronte diplomatico molti leader occidentali sono preoccupati della svolta autoritaria di Morsi. Il Dipartimento di Stato americano ha detto che le dichiarazioni Morsi “sollevano preoccupazioni per molti egiziani e per la comunità internazionale”.

Alcuni giudici egiziani osservato uno sciopero domenica per protestare contro il decreto. Ma il Consiglio giudiziario supremo li ha esortati a tornare al lavoro e ha detto che si incontrerà con Morsi lunedì per tentare di risolvere la controversia. Il consiglio dei giudici anziani ha detto che cercherà di convincere il presidente a limitare i suoi poteri assoluti a questioni di sovranità, come questioni di guerra.

L’ufficio di Morsi ha rilasciato una dichiarazione ribadendo quello che ha definito un provvedimento “temporaneo” del suo decreto, che durerà fino a quando l’Egitto non eleggerà un nuovo parlamento.

Intanto gli oppositori di Morsi e i suoi sostenitori hanno chiesto l’autorizzazione per raduni di massa al Cairo per martedì.

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