Riceviamo e pubblichiamo dal festival Grandezze & Meraviglie un’introduzione al concerto che si terrà a Villa Sorra domenica prossima, 3 ottobre, alle 17,30.
Grandezze & Meraviglie nel pomeriggio di domenica 3 ottobre alle 17.30 torna a Villa Sorra nel segno del virtuosismo e della raffinatezza con la flautista dolce Livia Caffagni assieme a Chiara Granata con l’arpa doppia a tre ordini, impegnate in un ventaglio di brani del primo Seicento italiano: Frescobaldi, Luzzaschi, Merula.
Al centro del progetto vi è il dialogo tra due strumenti estremamente arcaici e semplici per produzione del suono – la corda che vibra libera mossa dalle dita, e l’aria che risuona nella semplice canna del flauto – capaci però di raggiungere ampie e raffinate possibilità di espressione nel repertorio del primo Barocco.
I compositori barocchi, per creare attenzione e meraviglia, lasciano all’esecutore il piacere di utilizzare il cosiddetto “Stile Fantastico”, il gesto ardito e repentino dell’improvvisazione, con l’invito a suonare “con quello maggior affetto che sia possibile”, un invito forte a non risparmiarsi e a rendere piena di vita ogni esecuzione.
Il Seicento è stato il secolo del teatro musicale dove si sono sperimentate con libertà d’invenzione le diverse possibilità dell’espressione e del dialogo fra le voci: l’arpa con l’intrecciarsi dei suoni gravi e acuti, con le pizzicate veloci o lente dà l’idea di due cori che si rincorrono, mentre il flauto è un continuo travestirsi di volta in volta da voce umana, canto di usignolo…. Gli stessi materiali con cui gli strumenti antichi sono costruiti posseggono una propria disposizione al suono, così come la reazione del legno al fiato dello strumentista o il movimento imprevedibile delle corde dell’arpa mutano timbro e accordatura in relazione al clima e agli ambienti.
Attive da molti anni nell’ambito della ricerca e dell’esecuzione storicamente informata della musica antica, Chiara Granata e Livia Caffagni si sono incontrate per “affinità elettive” su un progetto inaugurato pochi mesi fa a Radio3. Entrambe sono attive da anni nel campo della musica antica e barocca, in particolare Livia fa parte dell’Ensemble La Reverdie, di cui è cofondatrice, mentre Chiara Granata svolge l’attività di arpista barocca con diversi ensembles. L’intenzione è quella di ricreare una dimensione esecutiva nella quale i suoni, come nel teatro musicale dell’epoca, procedano “or semplici, or intrecciati, con quel meraviglioso dialogizzare che sembrano far le corde, e interrogarsi, e rispondersi le acute, e le gravi, or con botte lente, e poche, or velocissimamente sminuite, quasi tutte insieme: come fossero due cori di musici che si corrono dietro” (D. Bartoli, 1659).