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A chi compete gestire i parchi?

Scritto da Renzo Moschini il 27.04.2012

Anche in Toscana si stanno rinnovando gli enti parco regionali. Da poco è avvenuto per quello di San Rossore e sono prossimi quelli della Maremma e delle Apuane.

L’attenzione è rivolta naturalmente innanzitutto ai presidenti, ma non solo. Anzi, negli ultimi tempi come si è potuto vedere anche nel dibattito al Senato sulla nuova legge si è aperta -o riaperta- una contesa anche su chi deve essere rappresentato nell’ente. La legge nazionale, ma sotto questo profilo anche le leggi regionali,  prevedono la rappresentanza istituzionale (stato, regione, enti locali che ritroviamo anche nelle comunità del parco) e delle associazioni ambientaliste e scientifiche. In Toscana è previsto anche un Comitato scientifico composto dai rappresentanti delle nostre 3 Università che affianca l’ente. Ma da quando sui parchi è calata non solo la scure dei tagli, ma anche la confusa e pericolosa politica ministeriale che ha rimesso in discussione il loro ruolo, si è rafforzata fra le altre cose la richiesta di immettere anche altre rappresentanze -diciamo così di categoria- che facessero leva peraltro anche sulla  penosa gestione politica di tante situazioni dei parchi nazionali e pure regionali.

Ho letto ora che a Grosseto dove appunto tra poco sarà rinnovato il Consiglio dell’Ente la Legacoop, presente attivamente nella gestione di attività anche all’interno del parco, chiede di essere rappresentata. Anche le associazioni agricole e dei pescatori in altre realtà stanno chiedendo altrettanto.

Sono richieste che nella maggior parte dei casi  muovono e sono motivate dalla cosiddetta  ‘rappresentanza di interessi’ ormai consolidata anche nella normativa comunitaria specialmente in riferimento agli agricoltori, pescatori etc.. Ma è proprio qui che la motivazione non trova giustificazione alcuna per i parchi.  Perché i portatori di interessi in un parco il cui compito è notoriamente -anche se oggi troppo spesso dimenticato- è quello di tutelare e valorizzare l’ambiente sono i cittadini residenti e non in quanto categorie o professioni, ma in quanto comunità non solo residenti che hanno diritto ad un ambiente sano, bello e vivibile. Per questo  la rappresentanza di questo interesse sancito da ben due articoli costituzionali il 9 per il paesaggio e il 32 per la salute è affidato alle istituzioni. Che poi in troppi casi le istituzioni non brillino nell’esercizio di questa delicatissima funzione è altro discorso a cui si deve rimediare non stravolgendo tuttavia la legge, ma facendola funzionare meglio. Anche per questo in Toscana la messa a punto di una nuova legge regionale sui parchi era e rimane  urgente proprio per evitare anche ulteriori confusioni che non giovano a nessuno.

 

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