La morte dell’orso Stefano, che ha scosso l’opinione pubblica, ma di cui ad oggi non si conoscono le precise dinamiche ha portato la LAV ha mettere una taglia di 2000 euro per chiunque fornisca informazioni utili a catturare chi si è macchiato del gesto efferato.
“Chiediamo alla Procura della Repubblica competente ed alle Forze di Polizia, in primo luogo al Corpo Forestale dello Stato, che chi ha compiuto quest’atroce gesto sia identificato con indagini veloci ed efficaci, mediante stringenti accertamenti tecnici, anche con il coinvolgimento dell’Istituto di medicina forense veterinaria di Grosseto, mediante l’autopsia dell’orso e l’esame dei proiettili”
Secondo l’associazione gli autori, potrebbero essere identificati attraverso esame ed analisi incrociate di fucili e proiettili e dovranno rispondere del reato di uccisione di animale con crudeltà ex art 544 bis Codice penale. “Oltre a ciò – spiega l’avvocato dell’ associazione ambientalista e animalista, Carla Campanaro – dovranno rispondere anche del reato di furto venatorio di cui agli artt. 624, 625 n. 7, del Codice Penale, in relazione alla teoria giurisprudenziale della sussistenza del reato di furto aggravato ai danni dello Stato in caso di illecita apprensione di fauna selvatica da parte di persona sprovvista di licenza di caccia (Corte Suprema di Cassazione, IV Sezione Penale, Sentenza n. 34352 del 27/5/2004)”.
Mi auguro di cuore la cattura e la messa alla gogna mediatica di questi criminali,spero che la taglia in questi tempi di crisi invogli chi possiede poca coscienza civile alla denuncia dei colpevoli.