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​Tubercolosi: allo studio un vaccino più efficace per i paesi endemici

Scritto da Camilla Di Barbora il 01.09.2012

TubercolosiSecondo un articolo pubblicato il 29 agosto 2012 su Trends in Molecular Medicine, condotto dal CSIR, l’Istituto di tecnologia microbica di Chandigarh, in India, la tubercolosi potrebbe finalmente essere sconfitta con una nuova classe di vaccini sintetici. Nonostante i nove decenni di BCG, l’unico vaccino antitubercolare disponibile a base del microrganismo attenuato Bacillus Calmette-Guerin, la tubercolosi continua a rappresentare una vera e propria sfida per la salute globale. Recentemente, inoltre, è stato lanciato un allarme perchè la resistenza della malattia ai farmaci di prima linea sta aumentando pericolosamente e secondo gli scienziati è lecito prevedere un incremento del numero dei contagi.

La tubercolosi è un’infezione batterica causata da Mycobacterium tuberculosis (Mtb). Circa un terzo della popolazione mondiale ne è infetta, e circa 2 milioni di persone ogni anno muoiono a causa di essa. I vaccini sono la migliore arma a disposizione per il controllo della tubercolosi, ma studi clinici in tutto il mondo hanno dimostrato l’inefficacia del vaccino BCG nella prevenzione della manifestazione polmonare negli adulti, soprattutto nelle aree dove la malattia infettiva è endemica. In queste regioni, infatti, l’esposizione ai ceppi micobatterici prevalenti innesca la produzione di anticorpi che contrastano l’azione del vaccino. Inoltre, si ritiene che le infezioni da micobatteri ambientali o non tubercolari e da elminti (parassiti intestinali vermiformi) interferiscano con la risposta immunitaria protettiva indotta dal BCG. Per i Paesi più colpiti dalla tubercolosi, dunque, sono necessarie strategie alternative e approcci di vaccinazione del tutto nuovi.

La revisione illustra le proprietà dei vaccini peptidici promiscui lipidati, vaccini sintetici ritenuti più sicuri del BCG perché non contengono materiale infetto e caratterizzati dal fatto di non essere influenzati da anticorpi preesistenti e di riuscire ad attivare le cellule del sistema immunitario innato e adattivo, determinando una forte e persistente risposta dei linfociti Th1 (T helper 1). 
Questo tipo di strategia vaccinale ha già dimostrato di avere successo in un modello animale di tubercolosi ed è in fase di sperimentazione in studi clinici su altre malattie infettive e sui tumori. Gli autori dell’articolo ritengono che questi vaccini sintetici abbiano tutte le qualità per combattere con successo la tubercolosi nelle aree in cui l’infezione è endemica, con effetti positivi di lunga portata su milioni di persone.

Fonte: Uthaman Gowthaman et al., “Lipidated promiscuous peptides vaccine for tuberculosis-endemic regions”. Trends in Molecular Medicine, 29 agosto 2012

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