Gli effetti dell’uso pervasivo di Facebook nelle nostre relazioni vengono studiati in maniera sempre più intensa. Uno studio condotto da una ricercatrice della Florida State University ha dimostrato che Facebook influisce negativamente su coloro che sono già propensi ai disordini alimentari, favorendo la diffusione di immagini che propongono un modello di donne perfette e magre.
Su Facebook si pubblicano le proprio foto migliori, a volte le si scattano appositamente pensando alla loro pubblicazione sul social network. Per coloro che sono ossessionati dalla propria immagine Facebook può diventare una cassa di risonanza negativa, che può amplificare le patologie legate ai disordini alimentari.
Pamela K. Keel ha studiato 960 donne scoprendo che chi trascorre molto tempo su Facebook ha più probabilità di avere problemi alimentari.
L’articolo della ricercatrice è stato pubblicato sull’International Journal of Eating Disorders.
La scoperta è significativa, spiega la ricercatrice, perché oltre il 95 per cento delle donne che hanno partecipato allo studio usano Facebook, e trascorrono sul social network oltre un’ora.
“Ora le immagini di donne magre e idealizzate in costume da bagno non sono solo sulle copertine delle riviste”, ha detto Keel. “Ora gli amici postano foto con grande cura della propria immagine sulla loro pagina di Facebook.”
“I disturbi alimentari sono associati con i più alti tassi di mortalità di qualsiasi malattia psichiatrica “, ha detto Keel . “Sono associati con alti tassi di cronicità – le donne non ne escono necessariamente. Sappiamo che le relazioni fra pari hanno un’influenza significativa , così capire quando e come i coetanei fanno cose che sono dannose gli uni sugli altri ci dà un importante possibilità di proteggere e prevenire.”
Un esempio negativo portato dalla ricercatrice è quello in cui le donne si riuniscono per “dirsi quanto sono grasse”.
“Succede quando le donne si riuniscono e si prodigano in commenti negativi, di solito sul proprio corpo, e questo rafforza il loro legame perchè in genere ottengono rassicurazione. ‘Oh, no, non sei grassa, guarda me,’ “ha detto Keel. “E’ un male per le donne, perché rafforza quanto sia importante essere magre e rinforza l’abitudine a parlare negativamente di sè.”
Perciò Kell consiglia di pensare sempre bene cosa si sta perseguendo quando si postano foto su Facebook. “Cerca di ricordare che tu sei una persona e non un oggetto, in modo da non visualizzare te stesso come una merce che può essere approvata o non approvata”.