Gaianews

La lotta al cibo spazzatura in Sud Africa

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.09.2011

Junk foodPresto in Sud Africa sarà vietato ai fast-food di pubblicizzare il loro junk-food per bambini in televisione.
Anche i giocattoli distribuiti nei pacchetti del cibo insieme con i  pasti come parte di un “pacchetto kiddies” potrebbero essere vietati dal Department of Health’s nel iano contro “l’industria del cibo spazzatura”.

Parlando ad un vertice sulla malattie non trasmissibili a Johannesburg ieri, il ministro della Salute Aaron Motsoaledi ha annunciato che ha intenzione di individuare le campagne di marketing che  stanno rendendo i bambini più grassi.

“I nostri figli sono bombardati da pubblicità di patatine fritte, bibite gassate, dolci e cibo spazzatura”, ha detto.

Ha inoltre domandato se sarebbe possibile “rendere frutta e verdura più economiche” e “il junk food più costoso”.

Circa il 23% dei bambini del Sud Africa sono classificati come obesi e Motsoaledi ha detto che questo avrà disastrosi effetti a lungo termine sulla salute della nazione e renderà  il “costo delle cure croniche  enorme”.

I bambini in sovrappeso corrono un rischio maggiore di avere diabete, ipertensione e attacchi di cuore da adulti.

“Le persone che vendono questo cibo spazzatura hanno trovato la strada per il mercato africano, che è la loro discarica”, ha detto.

Acidi grassi transgenici sono già stati regolamentati. La pubblicità di bevande alcoliche sarà soggetta a regolamentazione più severa e anche l’uso del sale è  in cima alla lista del dipartimento.

Un elevato consumo di sale è legata ad un alto rischio di pressione alta.

I sudafricani bianchi consumano una media di 9.8g di sale al giorno e i neri sudafricani ne consumano  7.8g al giorno, ha detto Motsoaledi .

Il consumo giornaliero raccomandato  di sale è tra 4g e 6g.

Dopo aver annunciato a maggio che il contenuto di sale nel pane sarebbe stato regolato, altri cinque tipi di cibo sono stati aggiunti alla lista, nel tentativo di ridurre le malattie cardiache.
Si stima che 6500 morti l’anno possono essere evitate riducendo il contenuto di sale nel solo pane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA