Oggi, dalle 11 alle 14, ben tre ministri si troveranno al teatro municipale di Casale Monferrato, ad Alessandria, per parlare di amianto.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, della Salute Renato Balduzzi e del lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, presentando i Quaderni del Ministero della Salute ad Alessandria, partecipano oggi al convegno “Verso la II Conferenza governativa su amianto e patologie correlate”. La conferenza si terrà a Venezia a novembre.
La presentazione dei quaderni sarà affidata al responsabile tecnico della relazione Giovanni Simonetti.
Altri ospiti importanti saranno il Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, il Presidente INAIL Massimo De Felice, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS Cosimo Piccinno e il Direttore Scientifico IRST “Meldola” Dino Amadori.
Bruno Pesce, del Comitato Vertenza Amianto, ha commentato così a RadioGold.it : “L’appuntamento di oggi metterà le basi per scattare una fotografia della situazione da cui poi progettare interventi futuri . Dal punto di vista sanitario vorremmo un percorso concreto che rafforzi e coordini la ricerca sul mesotelioma. C’è poi il problema ambientale, ossia della prevenzione dal rischio amianto. Tradotto vuol dire piani di bonifica, censimenti seri in tutta Italia e aiuti per i cittadini attraverso incentivi e strutture di smaltimento . Queste sono tutte cose che ancora oggi mancano e che attendiamo dalla messa al bando dell’amianto nel 1992”.
Ma probabilmente, le notizie che arriveranno dai Ministri non saranno buone. Balduzzi, già a giugno, durante la conferenza di Rio, aveva commentato la difficile situazione della bonifica dell’amianto in Italia.
“Della gravità della situazione relativa all’amianto in Italia purtroppo si è consci soltanto nei luoghi e nelle famiglie toccati più direttamente dal problema. Manca una consapevolezza delle dimensioni nazionali della questione e sarebbe necessario imporla anche a livello internazionale. L’Italia sta cercando di farlo proprio in questi giorni, alla conferenza di Rio sull’ambiente”, aveva detto Balduzzi.
“Gli interventi finora sono stati a pelle di leopardo – ha proseguito – Per fare il punto abbiamo lanciato l’iniziativa di una seconda Conferenza nazionale sull’amianto che si terrà a novembre a Venezia. E’ urgente la creazione di una rete della ricerca sull’amianto e delle azioni di sanità pubblica, per mettere in comune le informazioni e i risultati del lavoro di tanti ricercatori impegnati in questo settore”.
Siccome le malattie connesse con l’esposizione all’amianto si manifestano con un ritardo anche di 30 – 40 anni, il picco della comparsa delle malattie potrebbe arrivare attorno al 2015.
Ma non è solo questo il problema da fronteggiare: infatti per quello che riguarda i siti contaminati, mappati dal Ministero dell’Ambiente, Balduzzi ha dichiarato che “Lo Stato farà la sua parte, ma il numero dei siti è ingente e, da sole, le risorse pubbliche potrebbero non essere sufficienti per effettuare l’intera opera di bonifica”.
Il 13 febbraio scorso il tribunale di Torino ha emesso la “Sentenza Eternit”: Stephan Schmidheiny, dell’Eternit ED, e il barone belga Louis De Cartier de Marchienne, sono stati condannati a 16 anni per le numerose morti per mesotelioma avvenute tra gli ex-dipendenti a contatto con l’asbesto delle fabbriche Eternit .
La sentenza condanna i due al risarcimento di circa 3000 parti civili.
Bruno Pesce, a proposito della Sentenza, ha così commentato a Radiogold.it: “La sentenza di primo grado del processo Eternit comprende anche delle provvisionali, una sorta di acconto sui risarcimenti ai cittadini e alle Istituzioni. Chiediamo allo Stato di coordinare le parti civili per dare piena attuazione alla sentenza storica. Lo Stato non può rimanere indifferente all’atteggiamento dei vertici della Eternit e abbandonare a loro stesse le vittime di questa tragedia”.
passera e clini, per adesso la “saggia” fornero ce l’hanno risparmiata, si sono interessati dell’ilva di taranto, sino ad adesso la loro presenza si é manifestata soltanto presidiando la città e creando la red zone da cielo da mare e da terra, azz, di soluzioni si resta in attesa, intanto il q.re tamburi a ridosso dell’ilva continua a respirare diossina.