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AIDS, promettente farmaco impedisce all’HIV di aggrapparsi alle cellule ospiti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.12.2010
Virus HIV che attacca un Linfocita al microscopio elettronico - fonte Wikipedia

Virus HIV che attacca un Linfocita al microscopio elettronico

Un nuovo farmaco basato su un composto naturale prodotto dal corpo umano bloccherebbe ad uno dei primi stadi l’infezione da HIV, secondo un nuovo studio. Il farmaco può essere in grado di rallentare la crescente resistenza del virus ai farmaci antiretrovirali, un problema sempre più grave in tutto il mondo. Chiamato VIR-576, il farmaco interagisce con la capacità dell’HIV di inserire le protuberanze che fuoriescono dalla sua membrana esterna – un peptide di fusione – nella cellula ospite proprio all’inizio dell’infezione.

Questa capacità di bloccare la fusione dei peptidi rende questa molecola molto diversa da altri farmaci anti-HIV. I risultati mostrano per la prima volta che un derivato di un composto naturale che si trova nel corpo è efficace contro l’HIV, e la prima prova che inibire la fusione delle membrane (del virus e della cellula attaccata) possa inibire la replicazione dell’HIV negli esseri umani, prevenendo l’interazione diretta tra il virus e cellule ospiti.

I peptididi fusione  sono anche utilizzati dalla maggior parte dei virus con involucro, tra cui l’influenza, la parotite, il morbillo, l’epatite B e C, l’Ebola, la SARS. Così, la scoperta che VIR-576 può combattere efficacemente e precocemente l’infezione da HIV suggerisce che possa essere possibile sviluppare inibitori simili contro altri virus pericolosi. Inoltre, i peptidi di fusione difficilmente possono tollerare i cambiamenti genetici, per cui sarà probabilmente difficile per il virus sviluppare una resistenza al farmaco VIR-576. Nelle fasi I/II, 18 volontari positivi al viruss dell’HIV sono stati trattati per 10 giorni con tre diverse dosi del nuovo farmaco. Nessuno dei pazienti ha interrotto l’assunzione di altri farmaci, ma il VIR-576 è stato il primo farmaco antiretrovirale che hanno ricevuto. Gli autori fanno sapere che i volontari non hanno interrotto la loro terapia per partecipare al trattamento sperimentale e che il VIR-576 non ha un rischio di induzione di resistenza incrociata con altri farmaci.

I ricercatori hanno scoperto che il farmaco è stato ben tollerato e ha ridotto il carico virale medio (una misura della quantità di HIV attivo nel sangue) del 95 per cento, se assunto alle dosi più elevate. Tuttavia, questo nuovo farmaco ha alcuni svantaggi, perché VIR-576 è un peptide e deve essere somministrato per mezzo di iniezioni, quindi sarà costoso e scomodo da utilizzare. Ciò ha spinto Kirchhoff e i suoi colleghi ad iniziare la caccia ad una piccola molecola che funziona proprio come il VIR-576, ma con il vantaggio che potrà essere prodotto a basso costo e assunto per via orale.

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