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LILA: Aids, donne italiane a rischio e disinformate

La campagna della LILA, l'Associazione Italiana per la Lotta all'AIDS, quest'anno, per i venticinque anni dell'associazione, è dedicata alle donne. E' possibile inviare un SMS 45508 per fare una piccola donazione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.10.2012

La campagna della LILA, l’Associazione Italiana per la Lotta all’AIDS, quest’anno, per i venticinque anni dell’associazione, è dedicata alle donne. E’ possibile inviare un SMS al 45508 per fare una piccola donazione.

AIDS

Una volta, negli anni ’80, si credeva che l’AIDS colpisse solo certe fasce di popolazione. Ora è chiaro che non è così. Le donne sono sempre più colpite: circa un terzo dei contagi che si registrano annualmente riguardano le donne, che sono sempre meno informate e credono di essere salve dal contagio. Invece non è così. Il virus è un nemico subdolo e basta davvero poco, un rapporto non protetto, un tradimento non dichiarato, e si rischia di essere contagiati.

La testimonial della campagna è Elena Di Cioccio conduttrice televisiva su La7 che dichiara “IL profilattico esiste, è un modo per difendersi, è facile da trovare, perché non usarlo? Noi donne dobbiamo chiederlo sempre. Perché siamo molto più esposte al rischio di quanto non lo siano gli uomini”.

I dati nazionali sull’epidemia di Hiv/Aids del COA (Centro Operativo Aids) dell’Istituto Superiore di Sanità parlano della vulnerabilità delle donne, che non si proteggono come dovrebbero (a partire dall’uso del preservativo, o del femidom).

Questi dati, purtroppo, combaciano con l’esperienza degli operatori della LILA che spessono si trovano ad avere a che fare con donne sprovvedute, che si ritrovano contagiate quando ormai la malattia ha preso il via e da HIV è diventata AIDS. La latenza del virus, asintomatica, può durare per anni.

L’Hiv è una malattia a trasmissione sessuale,” spiegano dalla LILA “e questa modalità è ormai all’origine dell’80 per cento delle nuove infezioni che si registrano annualmente in Italia. Siamo ormai lontani dagli anni Ottanta e Novanta, quando (sbagliando già allora) si dava per scontato che l’Hiv riguardasse solo alcune specifiche popolazioni sociali. L’Hiv riguarda tutti, e tutte, quando non si usa il preservativo. Di tutte le nuove infezioni, poco più di un terzo sono contatti di uomini che fanno sesso con uomini, ma quasi la metà sono dovute a relazioni eterosessuali.”

I dati vengono confermati anche dal fatto che in un quarto delle gravidanze con Hiv, la scoperta avviene quando la futura madre è già incinta mentre invece le telefonate che arrivano all’associazione per chiedere informazioni sono per la maggior parte di uomini.

Perciò è evidente che le donne sono disinformate e usano ancora poco la testa. Per aderire alla campagna si può donare con un sms, e si pssono condividere le informazioni sui social network.

Maggiori informazioni le trovate sul sito della LILA.

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