Il primo vaccino al mondo sperimentale contro la malaria ha prodotto risultati deludenti in un test su larga scala tra i bambini africani, il che ha sollevato dubbi sulla sua effettiva efficacia nella lotta contro la malattia.
Il vaccino, promosso da tempo come una potente arma nella lotta alla malaria, ha ridotto il rischio di solo il 30 per cento. Lo studio ha coinvolto più di 6.500 bambini di età compresa tra le 6 e le 12 settimane.
I risultati, pubblicati venerdì, hanno mostrato che il vaccino offre meno della metà della protezione che era stata riscontrata in un precedente studio più piccolo che coinvolgeva sempre bambini. Il rapporto afferma che la “modesta protezione” del vaccino riscontrata in questo ultimo studio è stata anche inferiore al 50 per cento registrato lo scorso anno tra bambini più grandi.
Il vaccino è noto come RTS,S oppure Mosquirix.
La dottoressa Jennifer Cohn, un medico che lavora in Medici Senza Frontiere, ha detto all’Associated Press che l’efficacia del vaccino è stata “inaccettabilmente bassa.”
La vaccinazione tra i bambini è vista come un modo economico per combattere la malattia, in quanto il vaccino potrebbe essere facilmente essere aggiunto al regime di vaccinazioni dei neonati.
Il fondatore di Microsoft e filantropo Bill Gates, la cui fondazione sta aiutando finanziare il vaccino, ha detto che il tasso di efficacia si è rivelato più basso di quanto sperato.
Ma il primo produttore di farmaci britannico, che ha sviluppato il vaccino, la GlaxoSmithKline (GSK), proseguirà i suoi sforzi. L’amministratore delegato Andrew Witty ha detto che la casa farmaceutica resta convinta che il vaccino abbia un ruolo da svolgere nella lotta contro la malaria.
La società, che ha investito 300 milioni di dollari nel farmaco, non si aspetta di trarre profitto da esso, che sarà venduto solo nei paesi poveri.”Abbiamo lavorato su questo farmaco per 30 anni, e non abbiamo di certo intenzione di mollare adesso”, ha detto nel corso di una conference call con i giornalisti.
“I risultati sono già cattivi ora, ma probabilmente saranno ancora peggiori in futuro”, ha detto Adrian Hill of Oxford University alla Associated Press.
I risultati sono stati diffusi nel corso di una conferenza in Sud Africa venerdì scorso, come parte di uno studio continuo che si concluderà nel 2014.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che più di 650.000 persone muoiano a causa della malattia, trasmessa dalle zanzare, ogni anno. Per la stragrande maggioranza si tratta di bambini dell’Africa sub-sahariana.