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Scienziati USA vicini a una nuova arma contro Ebola

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.08.2010

Il virus ebolaUn farmaco per curare il pericoloso virus Ebola, presente nelle regioni equatoriali del’Africa, sembra sempre più vicino dopo che gli scienziati americani hanno avuto il permesso di condurre esperimenti sugli esseri umani. Nei test sugli esemplari di scimmia Rhesus il nuovo farmaco ha debellato Ebola nel 60% delle scimmie testate.

Gli studi clinici sono stati approvati dalla Food and Drug Administration, l’ente USA che ha l’ultima parola sulle sperimentazioni e sulla commercializzazione dei farmaci nel mercato americano, dopo un nuovo farmaco è stata dimostrata essere efficace sulle scimmie.

Ebola, il potente virus scoperto nell 1976 nell’Africa centrale, causa la morte nel 90% dei casi umani, ma è sempre fatale alle scimmie.

Circa 1.200 persone sono morte di questa malattia dal 1976, molto meno dell’AIDS, che è un vero e proprio flagello in Africa, ma quello che preoccupa di più il Governo degli Stati Uniti è che il virus possa possa essere utilizzato come arma biologica dai terroristi o da paesi come Iran e Corea del Nord.

Ebola si trasmette attraverso i fluidi corporei come saliva, muco, sangue. Chi è infettato dal virus manifesta nausea, vomito, emorragie interne e insufficienza degli organi interni, fino alla morte.

Negli ultimi test, gli scienziati hanno scoperto che il nuovo farmaco debella il virus nel 60% delle scimmie rhesus.

Inoltre, si è dimostrato efficace nel 100% dei casi nel trattamento del virus Marburg, simile a Ebola ma presente nelle scimmie ugandesi cynomolgus.

La Food and Drug Administration ha dato il permesso per le sperimentazioni che coinvolgano un piccolo gruppo di volontari umani.

L’elevato tasso di mortalità della febbre emorragica Ebola ha alimentato i timori che potrebbe essere utilizzata nel bio-terrorismo. Di conseguenza sono aumentati i finanziamenti nella ricerca di un trattamento negli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 settembre del 2001.

Il nuovo trattamento è stato sviluppato congiuntamente dalla US Army Medical Research Institute in Malattie Infettive e dalla compagnia privata AVI BioPharma.

Tuttavia gli scienziati avvertono che, malgrado l’apparente progresso, per un vaccino vero e proprio ci vorrà tempo e saranno necessarie sperimentazioni più ampie in futuro.

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