Il ministro della Salute, Renato Balduzzi rassicura gli Italiani sul nuovo Decreto Sanità. I tagli previsti, per 600 milioni di euro, non toccheranno l’assistenza ai malati, ma agiranno in ambiti stabiliti secondo accurate analisi dei dati in possesso del Ministero, e che dovrebbero incidere su acquisti dei beni e servizi non sanitari.
”Dove ci sono più sprechi è anche più bassa la qualità dei servizi. Perciò lavoreremo per vedere come risparmiare e come migliorare l’offerta del servizio sanitario”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Renato Balduzzi in un’intervista al ‘Messaggero’ ribadendo che per ”la sanità, nel 2013, il taglio sarà di 600 milioni di euro”.
I tagli, ha aggiunto Balduzzi, ”non toccheranno le prestazioni sanitarie. Quindi l’assistenza ai malati. Ci impegneremo per risparmiare sulle modalità di acquisto e sugli sprechi”.
Dunque un’ottimizzazione che individua gli sprechi e coinvolge in maniera pesante le Regioni, che dovranno applicare le norme entro sei mesi.
”Entro sei mesi dall’entrata in vigore, quindi entro meta’ aprile, il sistema dovrebbe delinearsi consentendo l’operativita”’
”C’e’ un margine di recupero – ha aggiunto Balduzzi – che puo’ essere approfondito che consente di avere la sanita’ che concorre a questa difficile situazione in modo sostenibile senza destrutturare il Ssn, che resta uno dei pilastri della vita pubblica del nostro paese. Penso che la misura del concorso del comparto sanitario alla legge di stabilita’ sia una misura sostenibile pero’, perche’ lo sia davvero, occorre che gli strumenti che ci siamo dati nella spending review e nella sua attuazione siano condivisi tra governo e regioni e che possano aiutarle a vincere la sfida della sanita’ sostenibile in un contesto che chiede a tutti di fare la propria parte”.
”Ci sono gia’ delle norme – ha sottolineato Balduzzi – che pero’ vanno applicate in maniera generalizzata, ci sono le condizioni per fare una legge che consenta in tempi stabiliti e precisi di arrivare a questa riforma dell’assistenza sanitaria di base”.
Sulla cifra da tagliare ”nessuno scontro” a palazzo Chigi ”direi piuttosto un confronto serrato come sempre. Il presidente Monti e’ riuscito ad armonizzare anche le posizioni piu’ lontane” e ”il confronto alla fine ci ha portato a decidere collegialmente”.
”Le reazioni che provengono dalle organizzazioni rappresentative della medicina di famiglia – ha aggiunto Balduzzi – sono di interesse e di attenzione per lo sforzo che si sta facendo per realizzare un sistema di assistenza territoriale all’altezza di cio’ che tutti chiedono”.
Balduzzi ha inoltre ribadito che ”non c’è da preoccuparsi per la tenuta del Ssn, la riduzione del concorso e’ stata fatta per il 2013 alla luce di un approfondimento volto a vedere dove la riduzione poteva essere sostenibile. La sanità è una struttura a rete, se questa rete non funziona o non è efficiente ci sono dei problemi. Bisogna lavorare sull’insieme e sull’organizzazione dei servizi, perche’ siano piu’ efficienti”.