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Una dieta ricca di grassi vegetali aiuta gli uomini affetti da cancro alla prostata

Stop al consumo di grassi e carboidrati di origine animale, sì invece all’olio di oliva e alle noci che possono migliorare la vita degli individui con il cancro alla prostata

Scritto da Ada Caserta il 17.06.2013

Arriva una buona notizia dagli studiosi della University of California di San Francisco (UCFS): le probabilità di sopravvivenza per i malati di prostata aumentano con alcuni semplici accorgimenti da mettere in pratica nella dieta di tutti i giorni.
Secondo gli studiosi, i grassi e i carboidrati di origine animale dovranno essere sostituiti con i grassi vegetali sani come l’olio di oliva e di colza e con il consumo di semi, noci e avocado. Gli uomini malati avranno così un rischio più basso di sviluppo del cancro e potranno tenerlo maggiormente sotto controllo.
noci
La ricerca ha coinvolto circa 4.600 uomini con carcinoma della prostata non metastatico e potrebbe dettare lo sviluppo di linee guida per formulare una dieta alimentare appropriata. Mentre il cancro alla prostata colpisce milioni di uomini in tutto il mondo, quasi nulla si sa circa la relazione tra le diete che i pazienti tengono dopo la diagnosi e la progressione della malattia.
“Il consumo di oli sani e di noci consente l’aumento di antiossidanti nel plasma e riduce l’insulina e lo stato di infiammazione fino a bloccare la progressione del cancro alla prostata”, ha affermato l’autore dello studio Erin L. Richman, post-doc presso il Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica della UCSF.
“Gli effetti benefici dei grassi insaturi e gli effetti nocivi dei grassi saturi sulla salute cardiovascolare sono ben noti” ha detto Richman. “Ora la nostra ricerca ha dimostrato ulteriori benefici provenienti dai grassi insaturi se consumati dai pazienti con cancro alla prostata”.
Attualmente negli Stati Uniti circa 2,5 milioni di uomini convive con il cancro alla prostata e la malattia dovrebbe essere diagnosticata quest’anno a circa 250 mila persone: si tratta di un individuo su sei.
Lo studio condotto dai ricercatori della UCFS, un’università che promuove la salute attraverso la ricerca biomedica avanzata, ha avuto inizio nel 1986 ed è stato sostenuto dalla Harvard School of Public Health e finanziato dal National Cancer Institute.
Per l’esattezza sono stati coinvolti nello studio 4.577 uomini con cancro alla prostata non metastatico tra il 1986 e il 2010. Nell’arco di tempo analizzato, 1.064 uomini sono morti principalmente per malattie vascolari (31%), per cancro alla prostata (21%) e per altri tumori (21%).
Gli autori dello studio hanno scoperto che gli uomini che hanno sostituito il 10% delle loro calorie totali giornaliere di carboidrati con i grassi vegetali sani avevano un rischio del 29% più basso di sviluppare il cancro alla prostata letale e un rischio di morte più basso del 26% per altre cause.
Inoltre introducendo il consumo di un cucchiaio di olio in più al giorno, gli studiosi hanno individuato una riduzione del rischio di cancro del 29% e una riduzione del rischio di morte del 13%. In più aggiungendo una porzione di noci al giorno è stato registrato una riduzione del rischio di carcinoma della prostata letale del 18% e un rischio più basso di morte dell’11%.
Lo studio ha considerato nel complesso altri fattori quali età, trattamenti medici, indice di massa corporea, fumo, esercizio fisico e altri fattori dietetici, elevata pressione sanguigna, colesterolo e la condizione di salute generale del paziente nel momento in cui è stato diagnosticato il cancro.
“In generale, consigliamo di seguire una dieta che sia sana per il cuore, in cui le calorie dei carboidrati siano sostituite con oli insaturi e noci per ridurre i rischi di mortalità per qualsiasi causa”, ha concluso Richman.

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