Un nuovo studio genetico, eseguito sia sui resti di antichi nativi del continente americano che sui loro attuali discendenti, ha appurato che due popolazioni, separatesi tra i 18mila e i 15mila anni fa, rimasero senza contatti tra di loro per qualche millennio prima di ricongiungersi nuovamente e rimescolarsi, sia pure parzialmente.
Due delle quattro possibili combinazioni dell’ antico rimescolamento (crediti: Scheib / Kivisild / Mahli)
Questo storico, nuovo incontro e il ‘rimescolamento’ che ne seguì avvenne probabilmente prima o forse durante la diffusione delle due popolazioni nella parte meridionale del continente americano.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, mette in discussione precedenti ricerche che avevano ipotizzato che i primi coloni delle Americhe si fossero separati in un ramo settentrionale ed uno meridionale, rimanendo poi assolutamente distinti, indipendenti uno dall’altro e che il ramo meridionale avesse in seguito dato origine a tutte le antiche popolazioni dell’America centrale e meridionale.
Lo studio mostra per la prima volta che, indagando a fondo sulla loro storia genetica, molti indigeni dell’America del Sud conservano una piccola percentuale di DNA delle popolazioni rimaste al Nord, le stesse da considerare i diretti antenati di molte comunità native attualmente viventi nell’Est canadese.
La scoperta di questo legame apre scenari nuovi e fa riconsiderare tutta la preistoria americana.
“Si riteneva che gli indigeni sudamericani derivassero da un’antica discendenza legata al popolo dei Clovis, vissuto circa 13mila anni fa”, afferma Toomas Kivisild, archeologo dell’Università di Cambridge. “Oggi scopriamo che tutte le popolazioni native del Nord, Centro e Sud America hanno in comune un’ascendenza legata ad un ramo di indigeni del Canada orientale”.
“Questa corrispondenza non può essere spiegata come un legame formatosi di recente, diciamo negli ultimi mille anni. Secondo noi è da ritenersi qualcosa di molto più antico”, ribadisce Ripan Malhi, antropologo dell’Università dell’Illinois, che ha collaborato alla ricerca con Kivisild.
Questa, avanzata dai due studiosi, non è una teoria astratta ma basata su prove concrete.
Sono stati analizzati 91 genomi antichi provenienti da siti della California e del Canada insieme a 45 genomi mitocondriali di individui che vivono oggi in America.
Ma quando si verificò questa divergenza?
La divergenza tra le due popolazioni in questione è da attribuirsi ad un periodo che potrebbe andare tra i 18 e i 15mila anni fa. Questa divergenza potrebbe essere avvenuta (ma questa attribuzione è incerta) o durante o subito dopo la migrazione dal continente asiatico attraverso il ponte terrestre, ormai sommerso, che congiungeva i due continenti.
I genomi antichi del Sud-ovest dell’Ontario mostrano che, dopo la scissione, il ramo settentrionale migrò verso la regione dei Grandi Laghi, forse seguendo i bordi dei ghiacciai che stavano giusto ritirandosi.
Le popolazioni componenti il ramo meridionale continuarono invece a scendere lungo la costa del Pacifico, proseguendo verso Sud.
“L’antico bambino Anzick del Montana rappresenta anche il ramo meridionale ed è associato alla cultura Clovis che finora era ritenuta comune a tutti i nativi americani”, afferma Malhi.
L’analisi dei genomi antichi dei popoli dell’Ontario e della California ci ha permesso di identificare i componenti dei rami settentrionale e meridionale rappresentate nei geni degli attuali abitanti centrali e meridionali che probabilmente furono frutto di uno o più eventi di rimescolamento dei due rami; probabilmente attorno ai 13mila anni fa”.
Difficile individuare il periodo dell’avverarsi di questi eventi.
“La mescolanza di lignaggi si è verificata nel Nord America prima dell’espansione nella parte meridionale oppure mentre i gruppi si spingevano sempre più verso la parte meridionale del continente, molto probabilmente seguendo la costa occidentale, sul Pacifico”, afferma Christiana Scheib, autore leader dello studio, condotto presso l’Università di Cambridge. “Non abbiamo DNA antico per confermare con certezza quanto tempo abbia impiegato questo ramo ancestrale settentrionale”.