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Base lunare permanente, la Russia la vuole per il 2030

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.05.2012

Base lunareL’agenzia spaziale russa ha annunciato lo scorso fine settimana di voler progettare l’invio di una missione umana sulla Luna entro il 2030, secondo quanto riportato dall’agenzia russa RIA Novosti.

Sarebbe la prima volta per dei cosmonauti russi. Infatti la luna è stata appannaggio sono della tecnologia spaziale americana durante la guerra fredda, quando la corsa allo spazio sembrava aver aperto le porte ad una prossima colonizzazione del nostro satellite. Con la fine dell’Unione Sovietica e con l’aumento dei costi delle missioni, le cose sono andate un po’ diversamente. Ora però l’agenzia spaziale ha detto che si avvia a riprendere le sue attività lunari entro il 2015, mediante il lancio di una sonda spaziale senza equipaggio.

Il capo dell’agenzia Roscosmos, Vladimir Popovkin, ha detto a gennaio che l’agenzia desiderata creare una base di ricerca con equipaggio sulla Luna insieme a partner europei e statunitensi.

Popovkin ha detto che ci sono piani per costruire sia una base lunare che per lanciare una stazione orbitale attorno alla Luna. Attualmente, sempre secondo Popovkin, la Russia starebbe sviluppando un “sistema di trasporto per il futuro equipaggio” da inviare sulla Luna.

La fase iniziale dell’ambizioso progetto avrà inizio nel 2015, quando saranno lanciate le sonde Luna-Resurs e Luna-Glob, senza equipaggio umano. Entrambe le sonde sono progettate in modo simile e studieranno i poli nord e il sud lunari.

Inoltre, sarà fatta scendere una stazione lunare che comprenderà un piccolo rover, che dovrà raccogliere e analizzare campioni di terreno fino ad una profondità di 2 metri. Questi campioni saranno quindi studiati in loco.

La seconda fase è prevista dopo il 2020, quando 2 rover più grandi saranno fatti arrivare sulla Luna. Le missioni di questi rover potrebbero durare fino a 5 anni, e il loro compito sarà quello di perlustrare un’area con un diametro di circa 30 km attorno ai luoghi di sbarco.

Ci sono diversi obiettivi di queste due diverse missioni lunari, che includono la prova sul campo di atterraggi precisi, utilizzando un faro guida sulla superficie della Luna.

Altre nazioni saranno coinvolte nel programma, compresi Europa, USA e addirittura l’India.

Una volta che i rover avranno raccolto campioni di suolo lunare, nel 2023 un nuovo modulo automatico dovrà atterrare sulla Luna per raccogliere i campioni e riportarli sulla Terra per essere analizzati.

Le missioni dovranno fornire – secondo la Roscosmos – i dati necessari per progettare una base lunare con equipaggio in un futuro più lontano.

Non è molto chiaro se l’annuncio si basi su reali potenzialità della tecnologia spaziale russa o un’effettiva volontà di investire in ricerca spaziale, oppure se si tratta solo di retorica. Appena lo scorso novembre, la sonda Phobos-Grunt di fabbricazione russa che avrebbe dovuto raggiungere il satellite di Marte ha fallito il suo obbiettivo a causa della mancata accensione dei propulsori che dovevano farla allontanare dall’orbita attorno alla Terra.

 

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