Si tratta di una rara pianta africana, simile a una palma, che è in grado di crescere sopra i diamanti, si è scoperto infatti che questa pianta palmiforme, il cui nome scientifico è Pandanus candelabrum e che è tipica di Senegal e Camerun, ha una predilezione per quei suoli che ricoprono i camini di kimberlite, cioè quelle colonne di roccia vulcanica famose per ospitare giacimenti primari di diamanti. Si stima che dei 6000 camini di kimberlite nel mondo, soltanto 600 possano contenere diamanti e che di questi, solo 60 contengono diamanti di una certa stima e per cui valga la pena di scavare.
A fare l’interessante scoperta è stato Stephen Haggerty, ricercatore della Florida International University di Miami e coordinatore delle esplorazioni della Youssef Diamond Mining Company, che durante alcuni sopraluoghi in Liberia, ha notato come la pianta dotata di radici aeree sembrerebbe crescere esclusivamente sopra ai depositi di roccia vulcanica, forse perché questi suoli vicini alla kimberlite, risultano essere ricchi di magnesio, potassio e fosforo. Lo scopo di Haggerty, che si dedica a questi studi dagli anni ’70, è quello di continuare a studiare le piante di pandano e il suolo ricco di kimberlite, anche il prossimo anno, per riuscire a capire come sono cambiati i nutrienti nel suolo. Inoltre, egli vuole capire se queste particolari piante siano o meno riconoscibili anche dalle immagini satellitari.
La novità di questa pianta di Pandanus, rispetto ad altre piante che nascono e crescono vicino a giacimenti di minerali nel sottosuolo, sta nel fatto che è la prima volta che si scopre una pianta legata ad un’importante roccia diamantifera come la kimberlite, appunto, detta roccia madre in quanto i diamanti che si rinvengono si sono formati direttamente al suo interno. In generale, il genere Pandanus comprende sia specie arbustive che specie arboree, che possono raggiungere anche i 20 metri di altezza. Il fusto è cilindrico, liscio, ramificato dicotomicamente. Le foglie sono coriacee, ensiformi, in genere disposte a spirale e possono essere lunghe da 30 centimetri fino ad un paio di metri, con margini seghettati nella maggior parte delle specie. Il colore delle foglie varia dal verde pallido ad un verde più scuro, hanno delle striature longitudinali di colore bianco oppure giallo e sono più o meno larghe a seconda delle specie.
Se lo studio di Haggerty, pubblicato sulla Economic Geology, venisse confermato, una pianta come questa potrebbe essere di estremo aiuto sia per i cercatori di diamanti, che per la comunità scientifica che studia i diamanti presenti nelle profondità del sottosuolo terrestre, per ricercare e registrare dati sulla storia della composizione di questo raro stato allotropico del carbonio sulla Terra.