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Nature premia i mentori scientifici in Italia
Napolitano: “La ricerca guadagna spazio e attenzione”

Premiati dal Presidente della Repubblica al Quirinale Michela Matteoli, Giorgio Parisi e Vincenzo Balzani

Scritto da Federica di Leonardo il 26.11.2013

La prestigiosa rivista Nature ha attribuito ieri i Nature Award for mentoring in Science. Si tratta di premi consegnati ai mentori scientifici, quei professori che aiutano e sostengono la crescita professionale dei giovani ricercatori. E’ stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano  a consegnare i prestigiosi riconoscimenti nella spettacolare cornice delle sale del Quirinale. Gli scienziati premiati sono stati Michela Matteoli, neuroscienziata dell’Università di Milano, Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università la Sapienza di Roma e Vincenzo Balzani, chimico dell’Università di Bologna.

Il Presidente Napolitano durante il suo discorso al Quirinale

Il Presidente Napolitano durante il suo discorso al Quirinale. Da sinistra Philipp Campbell direttore di Nature e Luciano Maiani presidente della giuria

Il tema della difficoltà della ricerca a causa degli scarsi finanziamenti è stato presente durante tutto il corso della cerimonia. Il Presidente Napolitano ha dichiarato: “Io ritengo che in questi ultimi anni la causa della ricerca e dei ricercatori stia guadagnando spazio e attenzione nell’opinione pubblica e in quella politica”. Passione per il proprio lavoro, grandi capacità relazionali, e un collegamento costante ai problemi della nostra società sono emersi dai discorsi dei premiati che hanno ringraziato della presenza del Presidente Napolitano e di essere premiati nel cuore delle istituzioni, il Palazzo del Quirinale.

Philip Cambpell, direttore di Nature, ha aperto la cerimonia ringraziando il Presidente Napolitano per la sua presenza, che rappresenta “un onore senza precedenti”. “L’eredità scientifica italiana è straordinaria ed è stato un privilegio condurre questa premio qui, quest’anno, e riconoscere grandi leader nella ricerca” ha detto il direttore.

Il premio infatti si svolge a partire dal 2005 ogni anno in una nazione diversa. Quest’anno la rivista ha scelto l’Italia. Campbell nella sua presentazione  ha spiegato che un buon mentore deve essere in grado di far crescere un giovane in un gruppo, ma in modo che si renda indipendente. Il mentore deve essere fonte di ispirazione, umile e onesto,  deve favorire lo sviluppo della persona, essere di supporto, ma anche favorire la creatività degli studenti e la loro capacità di risolvere problemi.

Il fisicoLuciano Maiani, dell’università La Sapienza di Roma, che è stato scelto come presidente della giuria, è intervenuto sottolineando l’importanza di questo premio che è rivolto “non solo all’eccellenza scientifica, ma ad un certo tipo di eccellenza che valorizza dialogo e sostegno dei giovani.”

“Le scuole create dai maestri” ha detto Maiani,  “sono vive e vitali nonostante le difficoltà contingenti del Paese,  e resteranno a lungo delle ‘palestre’ per i giovani ricercatori.”

Più di 50 nomination sono giunte alla giuria, grazie a segnalazioni di 5 o più ricercatori ciascuna. Le segnalazioni “sono state tutte di grande qualità, una testimonianza per la passione della scienza”,  ha detto Maiani, che non ha nascosto la difficoltà della giuria di pervenire alla decisione finale.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la  consegna alla Prof.ssa Michela Matteoli

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la consegna alla Prof.ssa Michela Matteoli

Michela Matteoli ha ricevuto il “Mid carrier award”. Matteoli  docente di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano,  dal 1992 studia le sinapsi nel suo laboratorio del CNR a Milano. La professoressa approfondisce il ruolo di alcune proteine sinaptiche nelle patologie neurologiche e psichiatriche come l’autismo, la schizofrenia e l’ADHD. Ora la sua ricerca è orientata a capire come situazioni ambientali, infiammazioni e attivazioni del sistema immunitario possano contribuire a queste patologie.

 “Il mio laboratorio resta un punto di riferimento per chi, fra i miei ex collaboratori,  ha bisogno di consigli a livello professionale o su come condurre un esperimento,” ha detto Matteoli, “credo che questo sia uno dei motivi per la mia candidatura a questo premio”.

“Io non ritengo di fare delle cose particolari: ho davanti delle persone e cerco di tirare fuori il meglio che loro sono. Perchè ognuno è diverso. E cerco di farlo perseguendo la più alta qualità e la più grande onestà intellettuale. Per questo sono contenta di questo premio, perchè premia anche la mia capacità relazionale,” ha detto Matteoli, che  ha sottolineato come sia difficile trovare finanziamenti per la ricerca e quanto invece i giovani abbiano bisogno di essere sostenuti, anche economicamente. La scienziata ha concluso comunicando che utilizzerà i 10.000 euro in palio nel premio per la costituzione di un piccolo fondo per la ricerca sul neurosviluppo.

Giorgio Parisi riceve il Premio da Giorgio Napolitano

Giorgio Parisi riceve il Premio da Giorgio Napolitano

Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università La Sapienza di Roma, è ispirazione per i suoi giovani collaboratori da 40 anni. Ha ricevuto il  Nature Lifetime Achievement Award ex aequo con il Vincenzo Balzani.

Parisi ha sottolineato l’importanza di un premio che valorizza chi passa la fiaccola della ricerca scientifica alle nuove generazioni. Ha sottolineato per questo l’importanza della presenza del Presidente Napolitano al quale i fisico ha chiesto sostegno in un momento in cui “la contrazione dei finanziamenti statali costringe all’emigrazione i giovani ricercatori facendo sì che il nostro impegno non si trasformi in un arricchimento per l’italia. Sono perdite irreversibili, perdite che non sono compensate da un flusso contrario. Questa situazione mi riempie di tristezza.” ha detto Parisi.

“Mi sono sforzato di stimolare gli allievi senza fare trovare loro la pietanza pronta, ma non sono stato ipercritico.” ha spiegato Parisi che ha anche aggiunto. “E’ vitale stimolare gli allievi, dare loro importanti responsabilità e renderli fiduciosi in loro stessi”

Parisi ha inoltre ricordato come il suo maestro Nicola Cabibbo  sottolineasse quanto fosse importante l’entusiasmo verso la risoluzione dei problemi: Perchè dovremmo studiare questo problema se non ci divertiamo per risolverlo?, diceva Cabibbo. “Io ho cercato di trasmettere questo entusiasmo” ha detto Parisi.

Vincenzo Balzani riceve il Premio dal Presidente Napolitano

Vincenzo Balzani riceve il Premio dal Presidente Napolitano

Vincenzo Balzani, professore emerito all’università di Bologna con un discorso appassionato ha parlato del ruolo dei mentori come maestri di vita nell’Università e del ruolo della scienza e degli scienziati nella società. “La ricerca scientifica è così bella che a volte lo scienziato si chiude in una torre dove rischia di isolarsi. E’ successo anche a me,” ha spiegato Balzani.
“Poi ho capito che uno scienziato non può rimanere chiuso nella sue ricerche.” E rivolgendosi al Presidente della Repubblica Balzani ha detto: “Signor Presidente penso ci sia una responsabilità che deriva dalla conoscenza. Lo scienziato ha il dover di occuparsi dei problemi della società, deve contribuire a risolverli attraverso la ricerca, l’insegnamento, la divulgazione della scienza e deve partecipare attivamente alla vita della sua città e della sua nazione.”

Balzani ha aggiunto che soprattuto in questo momento in cui “affrontiamo due insostenibilità, quella ecologica  che vede il suo culmine nella crisi energetico climatica e quella  sociale che vede sempre di più aumentare la forbice fra ricchi e poveri,” gli scienziati abbiano la responsabilità di scrivere le linee guida di un progresso reale che custodisca anche il futuro delle prossime generazioni.

Per Balzani nell’insegnamento  il mentore deve sapere accendere un fuoco. Deve essere maestro di vita, insegnare  a pensare ciò di cui la scienza dovrebbe e non dovrebbe occuparsi. Per Balzani la scienza dovrebbe essere per la pace, per la riduzione delle disuguaglianze e per custodire il pianeta senza distruggerlo. Per diventare ricercatori  sono necessarie credibilità e passione, ha detto Balzani. La sfida del futuro, per il professore, è la scoperta del nuovo fuoco, quello dell’energia che arriva dal sole e che sostituirà le fonti energetiche fossili. Balzani infatti si occupa di energie rinnovabili e di sostenibilità per il pianeta Terra.

Il presidente Napolitano, a conclusione della cerimonia ha dichiarato: “Mi sono dedicato con grande impegno e convinzione a queste problematiche. In questo prolungamento ‘onoroso’ e obbligato queste sono le cose che mi gratificano e onorano di più,” ha detto il Presidente.  
“Mi interessa moltissimo il profilo umano e morale che ci trasmettono coloro che rappresentano la ricerca oggi, sul piano del metodo, come ha detto il professor Parisi, sul piano degli obiettivi come ha detto la professoressa Matteoli e del fare Scuola e Università come ha detto il professor Balzani.”

Il Presidente ha continuato dicendo che con la ricerca si crea il senso della comunità, “non si fanno mai discorsi personali e autoreferenziali. Quella della ricerca scientifica è una comunità creata da una straordinaria passione, questo ci deve essere di guida per valorizzare questa attività anche fra tante difficoltà.”

E il Presidente ha concluso il suo intervento dicendo: “Io ritengo che in questi ultimi anni la causa della ricerca e dei ricercatori stia guadagnando spazio e attenzione nell’opinione pubblica e in quella politica. Siamo ad una certa svolta dei pubblici poteri nei confronti della ricerca, si sta capendo che qui c’è una delle chiavi del nostro futuro e  della nostra storia.”

 

 

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