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Scoperti in Canada i resti del più grande Tyrannosaurus rex del mondo

Scritto da Leonardo Debbia il 08.04.2019

I paleontologi dell’Università dell’ Alberta, in Canada, hanno riportato alla luce le ossa del più grande Tyrannosaurus rex del mondo, che costituisce anche il più grande scheletro di dinosauro mai rinvenuto prima in Canada.

 Di lunghezza pari a 13 metri e soprannominato Scotty, il grande rettile visse nell’antica regione del Saskatchewan circa 66 milioni di anni fa.

Esposizione dello scheletro di Scotty, il gigantesco T-rex che i paleontologi dell'Università dell'Alberta, in Canada, ritengono il più grande mai rinvenuto finora (crediti: Amanda Kelley)

Esposizione dello scheletro di Scotty, il gigantesco T-rex che i paleontologi dell’Università dell’Alberta, in Canada, ritengono il più grande mai rinvenuto finora (crediti: Amanda Kelley)

 “Questo fossile gigantesco rappresenta davvero il ‘re dei rex’, afferma Scott Persons, paleontologo del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Ateneo canadese, nonchè autore leader dello studio. “Ci fu una considerevole variabilità di dimensioni tra i T. rex, in quell’epoca remota: alcuni individui avevano corporatura più esile, altri erano più robusti”.

 Dalle misure degli arti, dei fianchi e delle spalle, Scotty sembra però che avesse sicuramente  dimensioni maggiori dei suoi simili.

 Scotty – cui è stato dato il nome per una bottiglia di scotch, stappata per l’occasione la notte del suo rinvenimento – ha le ossa degli arti inferiori che portano a stimare un peso di oltre 8800 Kg, rendendolo il più grande di tutti gli altri dinosauri carnivori conosciuti.

 In realtà, il fossile fu scoperto nel 1991, quando un team di paleontologi di cui faceva parte Phil Currie, docente dell’ Università dell’Alberta ed esperto di T. rex, fu incaricato di rimuovere il corpo dai sedimenti in cui si era conservato.

 Ci volle tuttavia più di un decennio per estrarre l’esemplare dall’arenaria compatta che racchiudeva le ossa e solo oggi gli scienziati sono stati in grado di studiare lo scheletro di Scotty completamente assemblato e poter rendersi così conto di quanto fosse veramente unico questo dinosauro.

 A distinguerlo non sono soltanto le dimensioni e il peso. A caratterizzare il mega T. rex canadese è anche la sua età alquanto avanzata.

 “Scotty è il più vecchio T. rex conosciuto”, dichiara Persons. “Intendo che avrebbe potuto avere il maggior numero di candeline sulla sua ultima torta di compleanno”, scherza lo studioso. “Si può avere un’idea di quanti anni avesse un dinosauro sezionando le ossa e studiando i suoi modelli di crescita.

 Ma l’età è relativa e T. rex, infatti, crebbe rapidamente e morì giovane. E’ stato stimato che Scotty fosse appena entrato nei suoi 30 anni, quando morì.

 “Secondo gli standard dei tirannosauri, ha avuto una vita insolitamente lunga e particolarmente violenta”, ha detto Persons. “I segni sullo scheletro sono patologici, punti in cui l’osso sfregiato rivela ferite importanti”.

 Tra le lesioni di Scotty si contano costole rotte, una mascella infetta e sulla coda quello che potrebbe essere il morso di un altro T. rex.; tutte cicatrici testimoni di una lunga vita.

 “Penso che ci saranno scoperte sempre più stupefacenti da fare” ha detto Persons. “Ma sin d’ora questo particolare tirannosauro è di sicuro il più grande predatore terrestre noto alla scienza”.

 Una mostra con le ossa di Scotty ricomposte in connessione sarà inaugurata al Royal Saskatchewan Museum di Regina, in Canada, nel prossimo mese di maggio.

 

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