Gaianews

Nobel per la Medicina all’ideatore della fertilizzazione in vitro. Nobel Fisica a Geim e Novoselov per grafene

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.10.2010

OvuliE’ stato assegnato a Robert Edwards, inglese autore della fertilizzazione in vitro degli ovuli e del reimpianto nell’utero materno. Già dal 1968 Edwards era riuscito a fecondare un ovulo quando lavorava presso l’Università di Cambridge, ma non ancora ad impiantare un ovulo fecondato attraverso tecniche di fecondazione artificiale all’interno del corpo di una donna e a farlo crescere.

Solo nel 1978, con l’aiuto di un esperto chirurgo, Patrick Steptoe, riuscì a capire i meccanismi ormonali degli ovuli e a prelevare un ovulo maturo dalle ovaie di una donna, a fecondarlo con spermatozoi, far partire la suddivisione cellulare e a reimpiantare il piccolo feto nell’utero della madre. Da quel primo successo nacque in seguito ad un parto cesareo Louise Brown, che oggi è anch’essa mamma di un bimbo nato con metodi naturali. Da quel momento ad oggi sono nati 4 milioni di bambini con questa tecnica.

L’85-enne vincitore, un fisiologo nato a Manchester, ha ricevuto il premio in un annuncio lunedì dal membro dell’Assemblea per i Nobel Göran Hansson, presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma.  “L’assemblea dei Nobel all’istituto Karolinska ha oggi deciso di conferire il premio Nobel 2010 in Fisiologia o Medicina a Robert Edwards per lo sviluppo della fertilizzazione in vitro,” ha detto Hansson.

Edwards iniziò a lavorare alla fecondazione in vitro già negli anni ’50. Sviluppò una tecnica, in cui gli ovuli erano rimossi dalla donna, fertilizzati all’esterno e impiantati nell’utero, insieme al chirurgo inglese Patrick Steptoe, che è morto nel 1988.

Il lavoro di Edwards e Steptoe fece nascere un dibattito etico con il Vaticano e con altri gruppi religiosi e alcuni scienziati hanno chiesto che il progetto venisse fermato.

Il Vaticano si oppone alla fecondazione in vitro perché stravolge il concetto di “atto coniugale”, da cui dovrebbe nascere un figlio, separandolo dall’atto sessuale tra moglie e marito, e spesso finisce con la distruzione di ovuli che vengono prelevati dalla donna ma non utilizzati.

La controversia sulla fecondazione in vitro è continuata anche su chi dovrebbe essre in grado di utilizzare la tecnica. Alcuni esperti hanno sollevato il problema sui limiti di età che una donna deve avere per poter portare a termine una gravidanza. Altri dibatiti sono nati sull’opportunità di pagare (o vietare il pagamento) degli ovuli e degli spermatozoi dei donatori o se coppie gay potessero usare la tecnica per avere figli.

In Francia, ad esempio, alle lesbiche è vietato usare sperma donato. Il Gran Bretagna, le donne non possono essere pagate più di una certa somma (si può arrivare anche a centinaia di migliaia di eruo). Qui in Italia e in Germania è vietato congelare gli embrioni. In Italia è anche obbligatorio impiantare tutti gli ovuli fertilizzati, da cui la frequenza di parti gemellari o plurigemellari.

Dopo l’annuncio, Christer Höög, un membro del comitato per il premio Nobel per la Medicina ha fatto riferimento ai decenni di controversie. “E’ una terapia sicura e efficace. E’ regolata da stringenti linee guida etiche e studi di lungo corso hanno dimostrato che i bambini nati in vitro sono sani come quelli nati naturalmente,” ha detto Höög.

Il premio per la Medicina è stato il primo premio Nobel annunciato.

Oggi è stato assegnato il premio Nobel per la Fisica 2010 agli studiosi russi André Geim e Konstantin Novoselov per i loro “studi rivoluzionari sul grafene”, un materiale bidimensionale, il più sottile mai creato in laboratorio, dalle molteplici applicazioni innovative soprattutto nel campo dell’elettronica.

Domani, mercoledì, verrà annunciato il Nobel per la Chimica, poi a seguire per la letteratura giovedì, per la Pace venerdì e per l’Economia lunedì prossimo, 11 ottobre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA