I ricercatori dell’Università di Adelaide hanno trovato la risposta a uno dei misteri della storia naturale: si tratta delle origini dell’ormai estinto lupo delle Isole Falkland (Canis antarcticus). Il lupo infatti rimase fra gli unici mammiferi su quest’isola che si trova a 460 chilometri dall’Argentina.
Teorie precedenti avevano già suggerito che il lupo in qualche modo fosse arrivato percorrendo un qualche ponte di ghiaccio, o attraverso un ponte di terra ora sommerso, o ancora che fosse stato portato semi addomesticato dai primi uomini giunti sull’isola dal Sud America.
La questione emerse già nel 1690 grazie ai primi esploratori inglesi e fu riproposta da Charles Darwin nel 1834.
Oggi i ricercatori dell’Australian Centre for Ancient DNA (ACAD) hanno estratto piccoli pezzi di tessuto dal cranio di un esemplare raccolto personalmente da Darwin. Hanno anche usato campioni di un esemplare precedentemente sconosciuto, che è stato recentemente riscoperto nel Museo di Otago in Nuova Zelanda.
I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications e concludono che, a differenza di precedenti teorie, il lupo delle Isole Falkland (Dusicyon australis) si è isolato circa 16.000 anni fa, intorno al picco del periodo glaciale.
“Studi precedenti hanno utilizzato il DNA proveniente da campioni museali suggerendo che il lupo delle Isole Falkland si è geneticamente discostato dal suo parente più prossimo, il sudamericano lupo dalla criniera (Chrysocyon brachyurus) circa sette milioni di anni fa. Di conseguenza, si stima che il lupo abbia colonizzato le isole circa 330.000 anni fa, ma in maniera sconosciuta,” ha spiegato il Professore Associato Jeremy Austin, vicedirettore di ACAD e co-autore con il dottor Julien Soubrier.
“Tuttavia, questi primi studi non avevano considerato un altro parente estinto dalla terraferma, il Dusicyon avus. Abbiamo estratto il DNA antico da sei esemplari di D. avus raccolti in Argentina e Cile e fatto il confronto con un ampio gruppo di specie estinte e ancora esistenti della stessa famiglia.”
Le analisi hanno dimostrato che il D. avus era il più vicino parente del lupo delle Isole Falkland e i due si separarono solo 16.000 anni fa. Ma la questione di come la colonizzazione dell’isola fosse avvenuta rimaneva. L’assenza di altri mammiferi indeboliva l’ipotesi di qualsiasi collegamento attraverso un ponte con la terraferma.
Gli scienziati hanno risolto il rebus quando hanno scoperto che al largo delle coste Argentine durante l’ultimo picco glaciale, circa 25-18.000 anni fa, la terra è emersa a causa di un abbassamento del livello del mare.
“A quel tempo, un collegamento di circa 20 km tra le isole e la terraferma ha consentito al lupo delle Isole Falkland di attraversare quando il mare era gelato, probabilmente predando foche e pinguini. Altri piccoli mammiferi come i topi non sono stati in grado di attraversare il ponte di ghiaccio.”
Canis antarcticus. Già Charles Darwin descrisse l’animale dopo la sua visita alle isole nel 1833. E’ sua infatti la denominazione dell’animale, Canis antarcticus, che descrisse come comune sull’isola e mansueto, da cui le teorie di una sua derivazione canina.
I primi coloni delle isole decisero di combattere l’animale – che non creava tuttavia alcun pericolo per l’uomo – pensando che potesse essere una minaccia per gli animali d’allevamento. La caccia al lupo delle Isole Falkland terminò in pochi anni, in quanto venne sterminato completamente.
…tanto per cambiare …che cosa ha fatto l uomo?? .