Gaianews

Kepler-1647 b, il più grande pianeta extrasolare

Scritto da Silvia Buda il 29.06.2016

 

 

Si chiama Kepler-1647 b, il gigante gassoso extrasolare, che è il più grande pianeta circumbinario. Si definisce pianeta circumbinario un pianeta che orbita attorno ad entrambe le componenti di un sistema binario piuttosto che intorno ad una sola. Il primo sistema planetario circumbinario è stato scoperto in orbita attorno al sistema di PSR B1620-26, una coppia costituita da una pulsar ed una nana bianca. Nel 2003 si scoprì che il pianeta, ribattezzato PSR B1620-26c possedeva una massa di circa 2,5 volte la massa di Giove. Successivamente, Il 17 settembre 2011 è stato scoperto il pianeta Kepler-16 (AB)B, un pianeta con una massa molto simile a quella di Saturno e che orbita attorno alla coppia binaria Kepler 16. Ad ottobre 2012 sono noti ben 16 pianeti circumbinari confermati.

Con la sua taglia enorme, Kepler-1647 b si trova a 3.700 anni luce di distanza da noi, in direzione della Costellazione del Cigno. Il suo raggio e la sua massa sono identici a quelli di un altro gigante gassoso, Giove. Kepler-1647 b è il più ingombrante corpo celeste orbitante una coppia di stelle binarie mai trovato finora e potrebbe anche essere il primo di altri esopianeti simili.

Grazie al telescopio della Nasa, Kepler, gli astronomi del Goddard Space Flight Center della Nasa e della San Diego State University hanno potuto osservarne il transito e la scoperta di Kepler-1647 b che orbita attorno a due stelle simili al Sole, è stata rivelata durante un incontro dell’American Astronomical Society.

La sua è l’orbita più lunga, sarebbe infatti di 4,4 miliardi di anni e impiegherebbe ben 1.107 giorni per orbitare attorno ai suoi soli. Forse, questo è stato il motivo che spiegherebbe come mai ci sia voluto così tanto tempo per individuarlo, infatti per confermarne l’esistenza, gli astronomi hanno dovuto aspettare che Kepler-1647 b completasse il suo periodo orbitale, che risulta essere il più lungo mai osservato per un esopianeta individuato col sistema dei transiti davanti alla stella madre.

Un altro dato molto rilevante è che questo gigante gassoso si trova a una distanza dalle proprie stelle maggiore di quella osservata per qualunque altro pianeta circumbinario, tutto questo lo pone nella zona di abitabilità, quindi ci si chiede se ci potrebbe essere vita su questo esopianeta. Tuttavia, la risposta a questa domanda sembra essere negativa, infatti, a causa della sua natura gassosa, è molto improbabile che Kepler-1647 b possa ospitare delle forme di vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA