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Nuove osservazioni di una supernova grazie ad Hubble

Scritto da Silvia Buda il 11.03.2015

In arrivo nuove osservazioni di una supernova grazie al telescopio spaziale Hubble, che da tre mesi sta continuando ad inviare immagini dell’ammasso di galassie MACS J1149.6+2223, un ammasso di galassie che si trova ad oltre 5 miliardi di anni luce dalla Terra. La supernova in questione, che dista precisamente 9,3 miliardi di anni luce da noi, è stata scoperta per la prima volta l’11 novembre del 2014 da Patrick Kelly, nell’ambito delle attività di ricerca della collaborazione GLASS, acronimo che sta per Grism Lens Amplified Survey from Space.

Questa scoperta di grande rilevanza, pubblicata nell’ultimo numero della rivista Science, è stata ottenuta grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’ESA da un gruppo internazionale di astronomi guidato, appunto, da Patrick Kelly, dell’Università della California a Berkeley, a cui hanno partecipato anche studiosi italiani, come Adriano Fontana, dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma e Tommaso Treu, ricercatore italiano dell’Università della California a Los Angeles.

La novità dell’immagine è che si tratta della prima immagine multipla di una supernova così lontana, l’effetto che ne risulta è quello chiamato di “miraggio cosmico” prodotto da una galassia ellittica attraverso il cosiddetto effetto di lente gravitazionale. Questo effetto, fenomeno predetto dalla teoria della Relatività di Albert Einstein, non fa altro che concentrare e riprodurre la luce della supernova in quattro zone vicine ma ben distinte del cielo. Ciò avviene quando un oggetto celeste con massa elevatissima si trova lungo la linea di vista tra una sorgente luminosa e l’osservatore, questo effetto si può definire lente gravitazionale, effetto prodotto da qualsiasi corpo celeste con notevole massa, che esercita una forza di gravità tale da deviare la luce che gli passa accanto. Il risultato sarà che la luce verrà focalizzata come se passasse, appunto, attraverso una lente.

Adriano Fontana ha affermato quanto segue: “È stato un evento importante: ha coronato un sogno che gli astronomi inseguivano da cinquant’anni ormai, quello cioè di rivelare una supernova con l’effetto della lente gravitazionale”. Ha poi aggiunto “Per di più, quella osservata da noi si è mostrata in un modo veramente spettacolare, con le sue quattro immagini distinte. La rivelazione della supernova ci permetterà anche di misurare in maniera più accurata la materia oscura contenuta in queste galassie e in questi ammassi di galassie. Una cosa di fondamentale importanza poiché gran parte della massa presente nell’universo è composta di materia oscura”.

Gli astronomi restano comunque positivi sui risultati ottenuti, e anche se si stima che la luce della supernova sia destinata ad affievolirsi a breve, tuttavia, sono convinti che tra qualche anno ricomparirà nell’ammasso, in una posizione differente.

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