Continua la protesta di Greenpeace contro il gigante delle energia elettrica a carbone Enel: questa mattina gli attivisti hanno aperto un enorme striscione in mare con le parole:“NO AL CARBONE, QUIT COAL”. “End the Age of Coal” è una manifestazione mondiale prevista per domani: chi vi aderisce in tutto il pianeta che il carbone venga […]
Comunicato Stampa – Greenpeace ha diffuso immagini impressionanti degli incendi forestali in Indonesia che hanno reso irrespirabile l’aria a Singapore e in Malesia. Singapore da giorni è intossicata da una caligine impenetrabile che costringe tutti ad andare in giro con la mascherina e in meno di una settimana l’indice dell’inquinamento dell’aria (Pollutant Standards Index) è […]
E’ uno studio dell’Università di Stoccarda, rilanciato da Greenpeace, a fornire i dati di una strage silenziosa che si opera ogni ora in Europa a causa dei fumi delle centrali elettriche a carbone. Si chiama “Silent killers” il rapporto di Greenpeace presentato oggi e parla più di due persone morte ogni ora, 22.300 morti premature […]
Greenpeace, tramite la sua imbarcazione “Arctic Sunrise” ha compiuto una spettacolare protesta ai danni di due imbarcazioni (le “volanti”) che tramite reti a strascico semipelagiche pescano acciughe e sardine nel canale di Sicilia. La protesta serve, secondo Greenpeace, a sollevare l’attenzione sulla distruzione dello stock di acciughe nel canale a causa di una regolamentazione sbagliata che permette di pescare troppo e con tecniche scorrette
E’ stato dimostrato che l’eliminazione di alcuni pesticidi nocivi potrebbe aiutare le popolazioni a non estinguersi. Per questo Greenpeace ha lanciato salviamo le api: perchè alcuni pesticidi vengano vietati e si promuova un’agricoltura più sostenibile. “Le evidenze scientifiche sulle conseguenze dei pesticidi più dannosi per le api sono chiare. Non possiamo permetterci di perdere le […]
L’11 marzo 2011 si verificava il disastro di Fukushima, il secondo più grave della storia dell’industria nucleare dopo Cernobyl. Sono 160 mila i cittadini che sono stati evacuati forzatamente e decine di migliaia quelli che lo hanno fatto volontariamente. Vite distrutte, senza che ancora una sola persona abbia avuto una compensazione adeguata per i danni sofferti. A loro sono dedicate le iniziative intraprese in questi giorni da Greenpeace in varie parti del mondo
La più grande azienda di moda e vestiti, la spagnola Zara (con la sua casa madre Indetex) ha deciso di impegnarsi ad eliminare le sostanze chimiche pericolose che vengono emesse nell’ambiente durante la produzione dei capi di abbigliamento e oggetto di una campagna di sensibilizzazione in perfetto stile Greenpeace lo scorso Novembre. Zara ha annunciato che eliminerà le sostanze pericolose lungo tutta la filiera entro il 2020. Greenpeace esulta, dicendo di aver raccolto ben 315 mila firme per far passare Zara ai fatti
Se lo chiede Google, che scende in campo per difendere la libertà della rete, un prezioso strumento per testimoniare i soprusi e difendere i diritti dei cittadini del mondo. Ebbene, la preoccupazione di Google è che in una riunione a porte chiuse dell’ITU, un organo internazionale che gestisce le infrastrutture di base che fanno funzionare Internet, si possa decidere di limitare in qualche modo la libertà di informazione
Secondo Greenpeace le grandi catene di moda vendono indumenti contaminati da sostanze chimiche pericolose che alterano il sistema ormonale dell’essere umano o che, se rilasciate nell’ambiente, diventano cancerogene. Gli articoli analizzati conterrebbero NPE (composti nonilfenoloetossilati) che possono rilasciare i corrispondenti nonilfenoli, pericolosi perché in grado di alterare il sistema ormonale dell’uomo.
In seguito all’articolo di Gaianews.it sulla protesta di Greenpeace presso la sede dell’editore RCS, accusato di utilizzare della carta proveniente (in piccola parte) dalle foreste tropicali vergini per realizzare libri, risponde la APP, Asia Pulp & Paper, presa in causa in quanto fornitrice della carta in oggetto. In particolare APP promette di cessare l’utilizzo di legno proveniente dalla deforestazione entro il 2015
Con un’azione in perfetto stile Greenpeace un gruppo di attivisti dell’associazione ambientalista ha fatto irruzione nella sede delle case editrici Rizzoli e Fabbri, ottenendo l’impegno a diventare “amici delle foreste”
Greenpeace ha prodotto un report shock sul livello di contaminazione dell’area di Fukushima. Secondo il report dell’associazione le centraline per il rilevamento della radioattività sono state in aree decontaminate in cui la radioattività è chiaramente più bassa. Ma basta allontarsi di poche centinaia di metri perchè i livelli di contaminazione si alzino in maniera preoccupante
La nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior, si trova alle Mauritius, da dove partirà presto alla volta delle Maldive, dopo due settimane trascorse in alto mare a ovest del continente africano e a sud del Madagascar a caccia di pescherecci che praticano pesca illegale o distruttiva
Una ricerca francese sul mais geneticamente modificato sta gettando scompiglio nel mondo dell’industria alimentare. Gli scienziati francesi dell’Università di Caen hanno alimentato dei topi di laboratorio per due anni con mais geneticamente modificato e un erbicida,il Roudup, entrambi largamente consumati negli Stati Uniti. I topi hanno presentato problemi agli organi interni e hanno sviluppato dei tumori. Greenpeace, dal suo blog, ha preso posizione dichiarando che questo studio è l’ ennesima conferma che i controlli sugli ogm non sono adeguati e che modificare geneticamente gli alimenti resta una pratica rischiosa.
Dieci attivisti di Greenpeace sono stati arresti a Mosca durante una manifestazione contro la Gazprom, l’azienda che intende trivellare l’Artico per estrarre petrolio. Gli attivisti, travestiti da orsi polari, esponevano cartelli contro l’azienda e si sono incatenati ai cancelli. Ora sono in arresto, ma Greenpeace ha assicurato che farà di tutto per farli tornare presto […]
Save the Artic è l’ultima imponente campagna di Greenpeace per salvare l’Artico dalle speculazioni. Venerdì scorso un primo gruppo composto da 6 attivisti era salito su una piattaforma petrolifera della Gazprom rimanendovi fino a quando non sono stati scacciati con getti di acqua gelida. Oggi il gommone di Greenpeace ha intercettato una nave passeggeri che […]
REALMONTE (Agrigento). Per ricordare a tutti cosa potrebbe succedere alla costa siciliana in caso di disastro petrolifero in mare, questa mattina alcuni attivisti di Greenpeace “sporchi di petrolio” hanno aperto un grande striscione con la scritta “Neri contro le trivelle” sulla bianchissima scogliera di Scala dei Turchi, simulando uno sversamento di greggio nel Canale di […]
Il quotidiano La Libre Belgique rivela che da circa dieci anni c’è una fuga di liquido dalla piscina di disattivazione del reattore n1 della centrale Tihange, nella provincia di Liegi, in Vallonia. Nel 2010 un incidente aveva già scosso la centrale, che si trova peraltro in una zona a rischio sismico. Il governo del Belgio ha da poco reso […]
Il topolino Greenpeace la spunta contro il gigante ENEL. E a dichiarare la vittoria è il tribunale di Roma. Sembrava tanto un tentativo di censura quello di ENEL contro Greenpeace: la richiesta di 10.000 euro di rimborso al giorno più 1000 euro per ogni attivista impegnato nella capagna “Facciamo luce su Enel”. Invece il giudice […]
La Francia si interroga sulla sicurezza delle proprie centrali nucleari. Un recente report di Greenpeace e uno studio condotto dalla rete antinucleare “Sortir du nucléaire” (Uscire dal nucleare), basato su documenti ufficiali di EDF, (Elettricità di Francia) e di IRSN, (Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare), rivelano delle anomalie negli impianti. I controlli si […]