Ci sono diversi motivi perchè i reati ambientali non vengono segnalati. A volte non siamo sicuri di ciò che vediamo, non sappiamo riconoscerne la gravità e nel dubbio non ci mettiamo in gioco, magari per non fare brutta figura. Altri casi invece, vedono persone conoscere molto bene i fatti, ma la denuncia li metterebbe talmente a rischio, o creerebbe un tale disagio sociale , che si rinuncia a compiere il proprio dovere di cittadini.
Per cercare di mitigare questo tipo di problematiche, venire incontro ai cittadini e sollecitare una più attenta partecipazione alla tutela dell’ambiente, bene comune, l’Aics, commissione ambiente di Aics – associazione italiana cultura e sport, e grazie alla collaborazione con Retegratuita.it.
Si tratta di reclutare veri e propri “agenti segreti”, così dice la nota, che potranno segnalare in maniera del tutto anonima i reati attraverso foto, video, sms e mail.
“Ogni cittadino deve assumersi le proprie responsabilità riguardo l’ambiente facendo il proprio dovere da un lato, ma anche segnalando eventuali abusi di cui dovesse venire a conoscenza o prendere visione”, dichiara Andrea Nesi, coordinatore nazionale della commissione ambiente di Aics e fondatore di Ecovela Play. Nasce così l’idea di reclutare ‘agenti segreti dell’ambiente’, anche tra chi non ha dimestichezza con gli strumenti multimediali. Per loro, basta inviare una mail descrittiva, purché completa dei particolari utili alla identificazione del luogo. Le segnalazioni vanno inviate a ambiente@aics.it oppure attraverso questo link. Le segnalazioni ritenute affidabili verranno inoltrate alle autorità dei Comuni di pertinenza.
“L’identità di ‘agente segreto dell’ambiente’ è tutelata, i dati ricevuti risiedono in forma criptata negli Usa, ma le segnalazioni degli abusi, pervenute sotto qualsiasi forma, sono sempre verificate dal nostro personale prima di diventare valide”, aggiunge Nesi.
Perchè la segnalazione sia davvero utile è fondamentale segnalare il luogo con precisione utilizzando il Gps del proprio telefono per fornire le coordinate, o descrivere accuratamente l’ubicazione. Una foto con un cumulo di rifiuti o uno scarico potenzialemente illegale non serve a nulla se non rintracciabile.
Speriamo anche che la commissione ambiente di Aics vorrà fornire in futuro i dati relativi alla validità di questa iniziativa e che vorrà controllare l’operato dei comuni dopo le segnalazioni, altrimenti anche questa, seppure lodevole iniziativa, si trasformerà in un buco nell’acqua. Nel nostro Paese, si sa , il problema è sempre lo stesso: chi controlla il controllore?