I costi delle calamità naturali sono attestati oggi al 2,9% del Pil. Secondo l’Ocse si dovrebbero incentivare le assicurazioni contro le calamità naturali. Presentato al Senato un ddl che potrebbe renderle obbligatorie in Italia.
Per ovviare ai problemi economici derivanti dai sempre più devastanti e frequenti disastri ambientali è stato presentato al Senato il disegno di legge “Istituzione di un’assicurazione obbligatoria contro i rischi derivanti da calamità naturali, nonché di un Fondo per la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici”.
L’ENEA fa sapere in un comunicato quali sono stati i punti salienti elencati da Paolo Clemente, responsabile del Laboratorio ENEA “Prevenzione rischi naturali e mitigazione effetti”, che è intervenuto per presentare il DDL.
Il DDL è stato presentato da ENEA, insieme a Federproprietà, Ordine degli Ingegneri, UCIT, UNEDI e URIA e prevede l’istituzione di un’assicurazione obbligatoria a fronte di eventi naturali, inclusi terremoti, frane e alluvioni e un fondo permanente per il miglioramento della sicurezza strutturale e dell’efficienza energetica (FSE), alimentato al 50 per cento con i premi dell’assicurazione obbligatoria degli immobili privati, che andrebbe a finanziare interventi preventivi sugli edifici.
“Gli eventi catastrofici che frequentemente colpiscono il nostro Paese pongono in evidenza la necessità di una più efficace politica di prevenzione di fronte alle calamità naturali. Gran parte del patrimonio edilizio italiano ha un’età superiore ai 50 anni, valore usualmente assunto come durata della vita nominale di un edificio, pertanto è ragionevole pensare che abbia bisogno di importanti interventi di recupero sia architettonico sia strutturale e ciò vale anche per le strutture che non presentano evidenti effetti di degrado, spiega Clemente.
“Non dimentichiamo poi che oltre il 60% delle abitazioni in Italia non risponde a criteri di sicurezza sismica, essendo stato costruito ben prima dell’entrata in vigore della prima normativa di moderna concezione, che risale al 1975. Infine, il patrimonio edilizio italiano sperpera un’enorme quantità di energia, per cui va quindi messa a punto un’efficace strategia per il miglioramento dell’efficienza energetica”, continua l’esperto.
“L’assicurazione obbligatoria avrebbe l’immediata conseguenza di sollevare lo Stato dalle spese di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi, per cui si spendono in media circa 3 miliardi di euro l’anno. Inoltre, il sistema proposto dovrebbe, da un lato stimolare i proprietari di immobili a verificare l’effettiva affidabilità delle costruzioni, al fine di pagare un premio assicurativo più basso, dall’altro contribuire al rilancio del settore edile e del mercato immobiliare, con un ritorno in termini occupazionali calcolabile in circa 400 mila posti di lavoro”, sottolinea Clemente.
“Il premio assicurativo medio ammonterebbe a circa 100 euro l’anno, calcolando un patrimonio edilizio italiano di circa 32 milioni di unità immobiliari e una spesa media di 3 miliardi di euro all’anno per riparare danni dovuti ad eventi naturali. Per finanziare il fondo permanente tale premio andrebbe raddoppiato”, conclude Clemente.
Intanto il CNR presenterà a Napoli il volume ‘Calamità naturali e coperture assicurative’, curato da Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerche sulle attività terziarie (Irat) del Cnr e docente di Economia e gestione delle imprese di assicurazione alla Seconda Università di Napoli.
“A livello globale i danni causati dalle catastrofi naturali sono aumentati negli ultimi 30 anni, principalmente a causa del crescente valore economico e il settore assicurativo appare il candidato principale per la distribuzione e gestione dei rischi cui sono esposte le famiglie e le imprese, e per la liquidazione dei danni”, spiega Coviello.
Il libro – che raccoglie i contributi di diversi esperti, con prefazione di Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, e presentazione di Paolo Garonna, segretario generale Federazione banche, assicurazioni e finanza – sarà presentato in una tavola rotonda organizzata dall’Ordine dei geologi campani lunedì 25 novembre alla Camera di commercio di Napoli (Piazza Bovio, ingresso Via S. Aspreno 2, ore 15). Interverranno, tra gli altri, Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori pubblici .
La tesi riportata nel libro è che la copertura assicurativa sia lo strumento più adeguato per gestire economicamente i danni da catastrofe naturale: adottata in molti paesi europei, è caldeggiata dall’Ocse, che suggerisce di introdurre opportuni quadri normativi in materia, per permettere agli attori economici di pianificare eventuali interventi di prevenzione e di preparazione.
“L’assicurazione ha sicuramente un primo effetto indiretto di riduzione dei danni, in quanto i premi rappresentano un incentivo per l’assunzione di misure preventive e conferiscono al rischio rispettivo un prezzo, e supporta direttamente la ricostruzione nell’eventualità di una catastrofe”, conclude Coviello.