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Cernie: il 25% delle specie sono a rischio di estinzione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.05.2012

Epinephelus itajara, una cernia dell'Atlantico. Credit: Athila Bertoncini

Un quarto delle specie di cernie che vengono pescate sono in via di estinzione.
Un team internazionale di scienziati ha fatto una valutazione globale delle minacce e dei rischi di estinzione causati dal multi-miliardario mercato della pesca delle cernie.

Le cernie, una famiglia di pesci che spesso si trovano nelle barriere coralline e sono apprezzate per la qualità della loro carne, si trovano ad affrontare gravi minacce alla loro sopravvivenza. Un team internazionale di scienziati della Commissione Sopravvivenza Specie, della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha valutato negli ultimi 10 anni lo stato di 163 specie di cernia in tutto il mondo. 20 specie (il 12%) sono a rischio di estinzione a causa della pesca intensiva, e altre 22 specie (il 13%) sono quasi a rischio di estinzione. Questi risultati sono stati pubblicati online sulla rivista Fish and Fisheries.

Epinephelus coioides, una cernia dell'Oceano Indiano e Pacifico vicina al rischio di estinzione Credit: Luiz Rocha


I pesci sono una delle risorse animale più sfruttate commercialmente nel loro ambiente naturale dagli esseri umani, e le cernie sono tra i pesci più desiderabili”, ha detto il dott. Luiz Rocha della California Academy of Sciences e uno degli autori della ricerca. “Purtroppo, la falsa percezione che le risorse marine siano infinite è ancora comune nella nostra società, e al fine di preservare le risorse marine, cernie e altri pesci, abbiamo bisogno di convertire questa vecchia mentalità.”

Il team ha stimato che sono state pescate almeno 90 milioni di cernie nel 2009. Si tratta di oltre 275.000 tonnellate di pesce, con un incremento del 25% rispetto al 1999, e del 1600% in più rispetto al 1950. Il Mar dei Caraibi, la costa del Brasile e il Sud-Est asiatico sono la patria di un numero sproporzionatamente elevato delle 20 specie di cernie minacciate. (Una specie è considerata “minacciata” se è in pericolo critico, in pericolo o vulnerabile secondo i criteri dell’IUCN).

Le cernie sono tra le specie più costose sul mercato (un mercato multi miliardario), e sono apprezzate per la qualità della loro carne, e spesso sono tra i primi pesci di barriera ad essere sfruttati in eccesso. La loro scomparsa dalle barriere coralline potrebbe sconvolgere l’equilibrio ecologico di questi ecosistemi minacciati, poiché sono predatori ubiquitari e possono giocare un ruolo importante nel controllare l’abbondanza degli animali più in basso nella catena alimentare.

Purtroppo, le cernie hanno bisogno di anni (tipicamente 5-10) per diventare sessualmente mature, il che le rende vulnerabili per un tempo relativamente lungo prima di potersi riprodurre e ricostituire le loro popolazioni. Inoltre, la pesca si svolge massicciamente anche durante la stagione riproduttiva. Gli scienziati hanno anche concluso che l’allevamento delle cernie, non ha ancora mitigato la pesca eccessiva nei mari.

Anche se ci sono poche speranze per la conservazione delle specie minacciate, gli autori hanno consigliato alcune strategie, anche ottimizzando le dimensioni e la posizione delle Aree Marine Protette, i limiti della dimensione minima per i singoli pesci, le quote sul volume delle catture, i limiti al numero di pescatori, e di protezione stagionale durante la stagione riproduttiva. Tuttavia, gli scienziati sottolineano che “la consapevolezza della comunità e l’accettazione delle norma, con la loro effettiva esecuzione sono di primaria importanza”, così come “un’azione alla fine della catena di approvvigionamento sul consumatore che abiliti i clienti a fare scelte consapevoli quando acquistano il pescato.”

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