Tutti coloro che sono sensibili alle sorti degli animali in inverno, nei giorni più freddi e magari nel momento delle grandi nevicate, sono soliti lasciare del cibo per gli uccellini infreddoliti e in cerca di cibo, magari allestendo delle piccole mangiatoie.
Un nuovo studio ha però scoperto una relazione fra questa alimentazione artificiale e una più scarsa capacità riproduttiva in primavera.
E’ comune pensare di aiutare gli uccelli selvatici lasciando loro del cibo supplementare in inverno, ma secondo gli esperti non sappiamo quali potrebbero essere i reali effetti. La ricerca è pubblicata su Scientific Reports.
I ricercatori della Università di Exeter e il British Trust for Ornithology (BTO) si sono concentrati sulle cinciarelle. Dai risultati si evince che con il cibo supplementare in inverno si danneggia la prole in primavera.
La ricerca infatti ha dimostrato che le cinciarelle nutrite con palle di grasso hanno avuto pulcini più piccoli e con un più alto tasso di mortalità.
Il Dr Jon Blount dell’Università di Exeter, che ha guidato la ricerca, ha dichiarato: “Ci siamo domandati circa gli effetti del nutrimento supplementare in inverno. Anche se le ragioni precise per cui le popolazioni alimentate hanno successivamente ridotto il successo riproduttivo non sono chiare, sarebbe prezioso poter valutare se gli uccelli potrebbero beneficiare di essere alimentati per tutto l’anno e non solo d’inverno.”
Il Dr Kate Plummer, autore principale dello studio, ha dichiarato: “Ci potrebbero essere diverse spiegazioni per i nostri risultati.” Potrebbe essere, ad esempio, che l’alimentazione artificiale in inverno permetta a soggetti deboli di sopravvivere abbassando così la media delle dimensioni e alzando quella della mortalità dei pulcini.
Secondo una stima circa la metà delle famiglie del Regno Unito nutrono gli uccelli nei loro giardini. Ciò equivale a circa 50-60 mila tonnellate di cibo per gli uccelli ogni anno e contribuisce ad una fiorente industria alimentare.
Lo studio è stato condotto su un periodo di tre anni in nove siti boschivi in Cornovaglia. Durante l’inverno, le popolazioni di cinciarelle o sono state lasciate a digiuno, o hanno avuto palline di grasso oppure hanno avuto palline di grasso arricchito con vitamina E – una vitamina comunemente presente nel cibo degli uccelli, come noci e semi.
Le cassette-nido e le mangiatoie sono state distribuite in tutti i siti di studio del bosco e il successo riproduttivo è stata valutato controllando i nidi in primavera per determinare il numero di uova deposte e la crescita e la sopravvivenza dei pulcini.
Altri studi hanno dimostrato che l’alimentazione degli uccelli selvatici in inverno può avere benefici quasi immediati per la sopravvivenza e può migliorare il futuro successo riproduttivo, così gli ultimi risultati forniscono nuove e importanti informazioni sul dibattito intorno al ruolo che l’alimentazione degli uccelli selvatici può giocare sulle loro popolazioni.