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Crescita del prezzo dell’oro minaccia la foresta pluviale in Perù

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.04.2011

Deforestazione in PerùLa crescita del prezzo dell’oro ha molte cause, ma spesso ignoriamo i suoi devastanti effetti. L’aumento di prudenza da parte degli investitori nel comprare il debito dei paesi del primo mondo sta spingendo il prezzo dell’oro a livelli mai visti, e l’avvertimento di Standard and Poor’s agli Stati Uniti a ridurre il debito è un serio campanello d’allarme.

E un campanello d’allarme suona anche per la foresta pluviale del Perù (ma forse è una campana a morto). Una recente ricerca mostra che gli altissimi prezzi dell’oro aumentano la corsa alla deforestazione e all’estrazione mineraria selvaggia, per sfruttare le riserve sottostanti. E il mercurio utilizzato nelle pratiche di estrazione artigianale minacciano l’ambiente e le popolazioni locali di una delle aree a più alta biodiversità del mondo.

Lo studio, pubblicato ieri 19 aprile su Plos One da Jennifer Swenson della Duke University, analizza l’andamento dell’estrazione dell’oro a Madre de Dios, in Perù, nel pieno della foresta vergine, a partire dal 2003.

E da allora ai nostri giorni, la deforestazione a Madre de Dios è aumentata in modo non lineare e sovrapponibile al prezzo annuo dell’oro, con uno scarto tra le due curve di non più del 18%.

Lo studio ha utilizzato delle mappe satellitari della NASA per analizzare l’andamento della deforestazione.

Il tasso di deforestazione è inoltre superiore alle aree vicine in cui non è presente l’attività estrattiva.

Un altro problema che preoccupa i ricercatori è l’aumento delle importazioni di mercurio da parte del Perù. Anche l’andamento del volume degli acquisti di questo metallo dall’estero ha seguito abbastanza fedelmente la curva del prezzo dell’oro.

Il mercurio non è più utilizzato nelle moderne tecniche di estrazione dell’oro, ma viene ancora usato dai minatori che utilizzano metodi artigianali. Infatti, è uno dei pochi metalli che interagisce con l’oro legandosi ad esso e consentendo l’estrazione dai minerali con poca fatica, in mancanza di tecnologie adeguate.

Il problema di queste metodologie è che sono pericolosissime per i corsi d’acqua, per i terreni, per la flora e la fauna selvatiche. Ma soprattutto sono pericolose per le popolazioni che dipendono dalle acque dei fiumi che scorrono nelle foreste pluviali peruviane, sia in termini di acqua che in termini di pescato.

Il mercurio è un potentissimo inquinante, sotto forma di metilmercurio, che si forma quando questo metallo viene rilasciato nell’ambiente.

Altri paesi in via di sviluppo dotati di miniere di oro, come la Colombia, il Venezuela o la Guyana, stanno vivendo una simile distruzione ambientale, in risposta ai recenti record dei prezzi dell’oro. La crescente disponibilità di immagini satellitari sta facendo saltare letteralmente sulla sedia i ricercatori di tutto il mondo, che però sono impotenti di fronte alla distruzione di enormi aree naturali incontaminate, causate da una mancanza di politiche da parte dei governi che dovrebbero proteggere questi patrimoni inestimabili.

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